giovedì 23 settembre 2010

Soppressione dell'Ente Fiera: accolta la proposta di Bucciarelli

Raffaele Bucciarelli, Consigliere regionale del PdCI/PRC, all’indomani dell’approvazione della legge di soppressione dell’Erf, esprime la sua soddisfazione per aver vista accolta la sua proposta che di fatto rappresenta l’aspetto più innovativo della legge.
“Ho votato a favore della legge sulla soppressione dell’Ente fieristico regionale - afferma Bucciarelli in una nota - perché ritengo che le fiere non servano a promuovere il sistema Marche e nello stesso tempo usano fondi che, spesi in quest’ambito, non servono a raggiungere alcun obiettivo. Ma soprattutto ho votato la legge perché la maggioranza ha accolto pienamente, nella sostanza e nella forma, la mia proposta che consentirà alla Regione di partecipare a una società, che abbia per scopo l’organizzazione delle manifestazioni fieristiche, “promossa e costituita da soggetti pubblici e privati.”
Se la legge fosse stata approvata come l’ha presentata la Giunta regionale si sarebbe senza dubbio corso il rischio di sopprimere un ente con una mano e ricrearne uno eguale con l’altra. “Non si poteva restare alla finestra – conclude Bucciarelli – per quanto la legge attui una norma della Corte europea che non consente più agli enti pubblici di svolgere, in regime di esclusiva attività imprenditoriale, non si poteva accoglierla così come proposta dal Governo regionale. Ora se dal mondo economico e istituzionale marchigiano uscirà l’esigenza di costituire questa società la Regione ci sarà ma certamente non si manterranno in vita fiere che anche secondo gli operatori economici marchigiani servono davvero a poco e nell’attuale contesto economico locale e nazionale, questo non è pensabile.”

martedì 21 settembre 2010

Unità di Terapia Intensiva Pediatrica: necessario difendere un'eccellenza di riferimento per il centro Italia

L'interrogazione presentata oggi, ha – come del resto le altre incentrate sulla situazione della cardiologia e chirurgia pediatriche presso l'ospedale di Torrette già precedentemente depositate – come esclusiva finalità quella di evitare che scelte o comportamenti di soggetti singoli, ancorchè autorevoli, possano mettere definitivamente fine, dopo circa 30 anni di attività, ad una eccellenza della sanità marchigiana e cioè quella della Unità di Terapia Intensiva Pediatrica, presente nel Centro Italia oltre che ad Ancona solamente a Roma e Bologna, divenuta col passare degli anni e grazie anche alla professionalità elevata di tutto il personale ivi impiegato, in primis del dirigente medico Dr.ssa Bettuzzi, punto di riferimento per i cardiologi pediatrici ed i neonatologi di tutta Italia. E' questo un rischio purtroppo esistente, causato dalle scelte aziendali per cui la cardiologia pediatrica è stata subordinata alla cardiochirurgia, perdendo questo suo ruolo autonomo di riferimento, con un danno, non solo e non tanto per i singoli professionisti interessati ma per l'intero sistema sanitario regionale ed in definitiva per la collettività marchigiana. La stessa CGIL regionale, segnalando azioni di demansionamento nei confronti della Dr.ssa Bettuzzi, che ne hanno già provocato l'autosospensione dal lavoro, e chiedendo il ripristino delle sue prerogative professionali, ha messo in guardia la Direzione Aziendale dall'assumere decisioni che possano provocare la perdita definitiva di una così importante risorsa per la sanità marchigiana. Tra l'altro la nostra azione si sostanzia anche di precise deliberazioni della Giunta regionale che, riconoscendo l'importanza della cardiologia pediatrica, ha disposto nel gennaio 2010 la sua riorganizzazione in struttura complessa autonoma ed indipendente dalla cardiochirurgia pediatrica. Questa riorganizzazione, a cui la Direzione generale dell'ospedale di Torrette non ha però purtroppo ancora dato seguito, favorirebbe quella sinergia tra le due strutture che anche nel recente passato ha fatto sì che molti pazienti provenienti da fuori regione e anche dall'estero si rivolgessero al nosocomio anconetano.