martedì 15 febbraio 2011

Difesa della scuola statale contro la politica dei tagli del governo Berlusconi e intervento ad adiuvandum nel ricorso pendente al TAR Lazio.

Di seguito il testo della Mozione presentata oggi all'Assemblea legislativa delle Marche a Difesa della scuola statale contro la politica dei tagli del governo Berlusconi e per intervenire ad adiuvandum nel ricorso pendente al TAR Lazio.

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Considerata la gravità dei provvedimenti adottati dal Governo in materia scolastica che comportano il licenziamento nel triennio 2009-2012 di oltre 131.000 lavoratori della scuola e soprattutto l’abolizione del tempo pieno, la riduzione del tempo scuola e più in generale una dequalificazione della scuola statale;
Preso atto che, come ha affermato il TAR del Lazio con le ordinanze del 19 luglio u.s., gran parte di tali provvedimenti sono illegittimi e che pertanto l’inizio del prossimo anno scolastico sarà caratterizzato da un diffuso stato di incertezza e di irregolarità;
Ritenuto che il diritto all’istruzione è un diritto costituzionale che non può essere soffocato o dequalificato con una dissennata politica dei tagli alla spesa per la scuola  pubblica;
Considerato che tali provvedimenti illegittimi sono stati adottati dal Ministro dell’Istruzione senza il necessario coinvolgimento degli Enti Locali e delle Regioni e della stessa Conferenza Stato – Regioni- Enti locali, come previsto dall’art. 2 comma 4 DPR n. 81/09;
Considerato inoltre che le Regioni e gli Enti Locali, oltre alla specifiche competenze in materia scolastica, hanno anche il compito di rappresentare e tutelare gli interessi primari delle popolazioni rappresentate e tra questi l’interesse ad una scuola di qualità;
Ritenuto inoltre che il principio di leale collaborazione tra le istituzioni della Repubblica sia stato platealmente e ripetutamente violato dal Governo che per la determinazione degli organici del personale della scuola non ha nemmeno acquisito il parere della Conferenza Unificata previsto dall’art. 2, comma 4  del DPR n. 81/09 e che peraltro  ha dato attuazione ai nuovi ordinamenti della scuola secondaria di II grado senza alcun coinvolgimento degli Enti Locali e della Regione;
Ritenuto infine che le Regioni abbiano un duplice interesse ad intervenire in  giudizio, in vista dell’udienza del 17 febbraio p.v.n a sostegno del ricorso proposto davanti al TAR del Lazio da oltre 750 genitori ed insegnanti ed iscritto al R.G. n. 4419/10 sia per la rappresentanza degli interessi della propria popolazione sia per le palesi violazioni delle prerogative degli Enti Locali e delle Regioni;
Tutto ciò premesso,
IMPEGNA
Il  Presidente e la Giunta regionale a promuovere con assoluta urgenza tutte le possibili iniziative a sostegno del suindicato ricorso e delle vertenza per la difesa della scuola statale contro la politica dei tagli dell’attuale governo ed, in via prioritaria, disporre l’immediato intervento ad adiuvandum nel suindicato ricorso pendente davanti al TAR del Lazio (R.G. n. 4419/10) con richiesta di sospensione delle disposizioni già dichiarate illegittime.

Raffaele Bucciarelli
Presidente del Gruppo consiliare
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)

giovedì 10 febbraio 2011

Piano Socio-Sanitario: Il Consiglio regionale non è una cassa di risonanza!

In 5ª Commissione oggi abbiamo assistito all'ennesimo paradosso. Si è realizzata l'audizione con le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL sul Piano Socio-Sanitario 2010-2012 e, mentre i sindacati erano dotati di tutta la documentazione necessaria, i Consiglieri regionali non ne disponevano.
Le modifiche al Piano Sociale prodotte e proposte dall'Assessorato non sono state ancora fornite a chi dovrà discuterle, valutarle in Consiglio e farle diventare legge!
I Consiglieri, quindi, si sono confrontati su cose, relative al Piano sociale, che non conoscono!
Inoltre la Giunta regionale ha approvato il 17 gennaio scorso le “linee di indirizzo per l'attuazione del Patto per la salute 2010-2012” mentre il Consiglio regionale non ha ancora approvato il relativo Piano.
Il Governo regionale si ritiene forse autosufficiente e stravolge il rapporto con il Consiglio, come per esempio è avvenuto per il trasporto sanitario.
Il presidente Spacca si è impegnato, il 10 ottobre scorso, ad insaputa del Consiglio regionale, a modificare la relativa norma regionale per impedire la procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea.
Poi forse si è dimenticato di informare o proporre al Consiglio regionale di approvare gli opportuni provvedimenti, ed oggi alcune centinaia di famiglie marchigiane, dipendenti della C.R.I. e delle Misericordie, vivono col terrore di trovarsi senza lavoro, un servizio importantissimo viene momentaneamente svolto nella provvisorietà ed il Consiglio regionale deve operare per recuperare i quattro mesi persi.
Questa è la Giunta regionale più veloce nell'operare? Questo è l'interesse per i lavoratori?
I consiglieri della maggioranza regionale fino a quando sono disposti a essere trattati come sudditi?

Raffaele Bucciarelli
Presidente del gruppo consiliare regionale
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)

martedì 8 febbraio 2011

Una proposta di legge a sostegno dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) e per la promozione dei prodotti alimentari da filiera corta e di qualità.

Ridurre la distanza tra produttori agricoli e consumatori. E' questo lo spirito con cui ho presentato un'apposita proposta di legge regionale. E' infatti inaccettabile il divario tra quanto incassa l'agricoltore ed il prezzo finito del prodotto applicato al consumatore. Occorre ridurre questa forbice per garantire reddito al primo e qualità ad un giusto prezzo al secondo. I Gruppi di Acquisto Solidale rappresentano oggi una delle forme più incisive per ripristinare un rapporto etico tra mondo del lavoro e mondo del consumo e per questo meritano azioni di sostegno. I comuni possono svolgere un ruolo determinante organizzando appositi mercati per favorire l'incontro tra produttori e consumatori. Particolare attenzione meritano i prodotti biologici di cui le Marche sono tra i primi produttori in Italia. Conoscere i nostri prodotti, le loro qualità, renderli più accessibili significa anche avviare quella attività di educazione alimentare di cui tanto si parla ma per la quale quasi nulla si fa.


Raffaele Bucciarelli
Presidente del gruppo consiliare regionale
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE
NORME PER IL SOSTEGNO DEI GRUPPI D'ACQUISTO SOLIDALE (GAS) E PER LA PROMOZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI DA FILIERA CORTA E DI QUALlTA'.

Signore Consigliere, signori Consiglieri,
la modernizzazione del sistema agroalimentare, unita all'organizzazione della distribuzione commerciale dei prodotti, ha favorito negli ultimi decenni la crescita ed il progressivo consolidamento di “filiere lunghe”, dominate da imprese di grandi dimensioni, operanti su mercati globali. Le necessità da parte di queste ultime di standardizzazione dei prodotti e di flessibilità nel loro approvvigionamento ha comportato l'omologazione delle produzioni agroalimentari, il deterioramento delle biodiversità ed un sensibile impatto ambientale. Altra, non meno significativa, conseguenza è stata la perdita o quantomeno una drastica riduzione della possibilità per il cittadino – consumatore di esercitare il controllo su quanto acquista e consuma.

giovedì 3 febbraio 2011

I Comunisti e il Piano Sanitario Regionale

Pianificare l'offerta dei servizi sanitari è giusto ed urgente per far fronte alle attuali esigenze e prepararsi alle nuove perché l'età della popolazione marchigiana fortunatamente cresce. La proposta di Piano presentata però non è adeguata a queste esigenze.
Si continua a non volere istituire 5 ASL ove si potrebbe, ad esempio, realizzare economie negli appalti, mentre si afferma che il sistema attuale di appalti, centralizzato, non ha dato i risultati sperati. Si fanno proposte precise per una parte del territorio, la costa e la collina, mentre alla popolazione che risiede in montagna, e solo per questo meriterebbe un premio, si propongono studi che si stanno effettuando e potremmo continuare Mentre il Piano è ancora al vaglio della Commissione, la Giunta regionale ha deciso di avviarne l'attuazione con un vero e proprio esproprio di competenze.
È preoccupante il ruolo di alcuni Consiglieri di maggioranza che, anziché tutelare le proprie prerogative, svolgono in ruolo di cassa di risonanza della Giunta. Il tutto mentre sul territorio crescono malumori e proteste.
Questo è un segnale che i territori non sono stati coinvolti nelle scelte, come invece è indispensabile.
Noi comunisti oltre a tentare di modificare la proposta informeremo i cittadini su ciò che realmente li attende perché il Governo regionale è bravissimo a presentarsi come alternativo alla cultura berlusconiana, ma in realtà cura molto di più l'immagine che la sostanza. E a pagare sono sempre i più deboli.

Raffaele Bucciarelli
Presidente del gruppo consiliare regionale
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)