Con l'articolo 38 della legge di assestamento del bilancio regionale, che andrà alla discussione in aula mercoledì 3 novembre, la nuova Giunta regionale, perfettamente allineata alle politiche economiche berlusconiane, intende consegnare ai privati i servizi pubblici locali, a cominciare dal servizio idrico. E questo nonostante la straordinaria mobilitazione a favore dell'acqua pubblica che solo pochi mesi fa ha portato a raccogliere oltre 1.400.000 firme, di cui circa 45.000 nelle Marche, per l'indizione di un referendum e nonostante si stia affermando una oramai consolidata giurisprudenza che afferma la competenza dei Governi regionali e degli Enti locali nel mettere o meno sul mercato un determinato servizio pubblico. Ed infatti, ad esempio sulla questione dell'acqua, altre Regioni hanno adottato provvedimenti per il mantenimento in mano pubblica di un servizio in cui la rilevanza economica non può che essere subordinata alla dominante dell'interesse generale e alla garanzia di un diritto umano. Il governo Spacca va in direzione esattamente contraria, nonostante le solenni promesse del suo programma di legislatura dove si era impegnato a “promuovere e tutelare la gestione pubblica dei beni primari quali ad esempio l'acqua” fingendo però di scordare che nell'accordo con l'UDC si aprivano subdolamente le porte alle privatizzazioni attraverso la “collaborazione tra soggetti pubblici e privati nei servizi di pubblica utilità.”.
Sta accadendo esattamente quanto denunciammo all'atto della esclusione della sinistra, ed in particolare dei comunisti, dal governo regionale e cioè che il nostro allontanamento era necessario a far sì che i grandi gruppi economici, locali, nazionali e multinazionali, nell'incapacità di sviluppare qualsiasi politica economica ed industriale innovativa e competitiva, potessero continuare a fare affari entrando nel settore di quei servizi che sono, in alcuni casi, indispensabili per la stessa sopravvivenza dei cittadini.
Occorre una mobilitazione generale per salvare l'acqua, e gli altri servizi, dalla speculazione.
Faccio appello anche a tutti quei Consiglieri regionali del PD che privatamente si dichiarano d'accordo con noi e ai Consiglieri dell'IDV il cui partito ha promosso un referendum a riguardo. Spero proprio che essi non predichino bene per poi razzolare male.
Raffaele Bucciarelli
Presidente del Gruppo consiliare
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)
Assemblea legislativa delle Marche