giovedì 28 ottobre 2010

La Regione Marche, come il governo Berlusconi, vuole consegnare ai privati l'acqua pubblica

Con l'articolo 38 della legge di assestamento del bilancio regionale, che andrà alla discussione in aula mercoledì 3 novembre, la nuova Giunta regionale, perfettamente allineata alle politiche economiche berlusconiane, intende consegnare ai privati i servizi pubblici locali, a cominciare dal servizio idrico. E questo nonostante la straordinaria mobilitazione a favore dell'acqua pubblica che solo pochi mesi fa ha portato a raccogliere oltre 1.400.000 firme, di cui circa 45.000 nelle Marche, per l'indizione di un referendum e nonostante si stia affermando una oramai consolidata giurisprudenza che afferma la competenza dei Governi regionali e degli Enti locali nel mettere o meno sul mercato un determinato servizio pubblico. Ed infatti, ad esempio sulla questione dell'acqua, altre Regioni hanno adottato provvedimenti per il mantenimento in mano pubblica di un servizio in cui la rilevanza economica non può che essere subordinata alla dominante dell'interesse generale e alla garanzia di un diritto umano. Il governo Spacca va in direzione esattamente contraria, nonostante le solenni promesse del suo programma di legislatura dove si era impegnato a “promuovere e tutelare la gestione pubblica dei beni primari quali ad esempio l'acqua” fingendo però di scordare che nell'accordo con l'UDC si aprivano subdolamente le porte alle privatizzazioni attraverso la “collaborazione tra soggetti pubblici e privati nei servizi di pubblica utilità.”.
Sta accadendo esattamente quanto denunciammo all'atto della esclusione della sinistra, ed in particolare dei comunisti, dal governo regionale e cioè che il nostro allontanamento era necessario a far sì che i grandi gruppi economici, locali, nazionali e multinazionali, nell'incapacità di sviluppare qualsiasi politica economica ed industriale innovativa e competitiva, potessero continuare a fare affari entrando nel settore di quei servizi che sono, in alcuni casi, indispensabili per la stessa sopravvivenza dei cittadini.
Occorre una mobilitazione generale per salvare l'acqua, e gli altri servizi, dalla speculazione.
Faccio appello anche a tutti quei Consiglieri regionali del PD che privatamente si dichiarano d'accordo con noi e ai Consiglieri dell'IDV il cui partito ha promosso un referendum a riguardo. Spero proprio che essi non predichino bene per poi razzolare male.

Raffaele Bucciarelli
Presidente del Gruppo consiliare
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)
Assemblea legislativa delle Marche

mercoledì 27 ottobre 2010

Discarica ad Appignano: interrogazione in Consiglio regionale della Federazione della Sinistra

Il capogruppo della Federazione della Sinistra (PdCI-PRC) in Consiglio regionale, Raffaele Bucciarelli, ha depositato ieri una nuova interrogazione sulla questione della progettata discarica nel territorio del Comune di Appignano.
Nell’interrogazione, che rileva come il Comune di Appignano abbia la migliore performance tra i comuni marchigiani per la raccolta differenziata e che prende in considerazione anche i più recenti accadimenti sulla complessa questione delle tre discariche che si vorrebbero realizzare in un raggio di pochissimi chilometri nei comuni di Cingoli, Filottrano e, appunto, Appignano, ed in particolare la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato i ricorsi presentati contro la realizzazione dell’impianto di Cingoli, si chiede alla Giunta regionale di conoscere se e come le Amministrazioni provinciali di Ancona e Macerata abbiano definito l’accordo interprovinciale per la gestione coordinata dei rifiuti di cui alla Delibera di Giunta regionale n. 460 del 15/03/2010, a che punto sia l’elaborazione da parte della Giunta regionale delle linee guida per la localizzazione degli impianti di smaltimento previste dalla l.r. 24/2009 e in che modo si intenda dare effettiva applicazione all’indirizzo assunto con la succitata delibera n. 460 che prevede l’incompatibilità ambientale e funzionale di più siti di discarica in aree tra loro strettamente contigue come nel caso delle tre discariche di Cingoli, Filottrano ed Appignano.

Posti riservati ai disabili negli enti pubblici: la Regione è in forte ritardo

I consiglieri regionali Raffaele Bucciarelli (Federazione della Sinistra PdCI-PRC) e Massimo Binci (SEL) hanno presentato un’interrogazione sulla questione delle scoperture dei posti riservati ai disabili negli enti pubblici.
E' una questione già sollevata in Consiglio regionale nel 2006 con una interrogazione a cui la Giunta aveva fornito risposte rassicuranti, almeno in prospettiva, citando gli impegni che le varie zone territoriali dell'ASUR avevano dichiarato di aver assunto o di voler assumere per far fronte alle rispettive scoperture. A fronte di questi impegni la situazione dalla fotografia fatta nel 2005 a quella fatta nel 2009, è notevolmente peggiorata.
Alcuni esempi:
ASUR zona territoriale 4 Senigallia: nel 2005 21 posti scoperti, nel 2009 29.
ASUR zona territoriale 5 Jesi: nel 2005 5 posti scoperti che divantano 18 nel 2009.
ASUR zona territoriale 6 Fabriano: 5 scoperture nel 2005, 20 nel 2009.
Per giungere all'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona che nel 2009 ha 88 scoperture di posti per disabili e 18 scoperture per le categorie protette di cui all'art. 18 della legge 68/1999.
E' una situazione già di per sé incresciosa, ma che diventa gravissima a fronte della crisi economica ed occupazionale che penalizza ulteriormente i disabili nella ricerca di una occupazione che per molti di loro vuol dire non solo avere un reddito ma anche darsi una prospettiva di vita migliore dal punto di vista delle relazioni e della vita sociale.

giovedì 14 ottobre 2010

Educazione alimentare: un altro NO ingiustificato della maggioranza

Risorse genetiche alimentari. Ancora una volta va persa l’occasione per avviare un’educazione alimentare nelle scuole. Denuncia del Consigliere regionale del Pdci Bucciarelli per l’atto approvato oggi in commissione.

“Ancora una volta la maggioranza dice no all’avvio di azioni durature e incisive capaci di fornire ai nostri ragazzi un’educazione alimentare indispensabile alla loro crescita e a uno sviluppo sano del fisico.” Raffaele Bucciarelli, Consigliere regionale del PdCI/PRC, denuncia con queste parole, la scelta, operata oggi dalla Commissione regionale per le Attività produttive, con l’approvazione del parere sul Programma operativo per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano.
“Una delibera di Giunta – prosegue Bucciarelli in una nota – per cui ho chiesto di destinare una parte delle risorse disponibili all’attività di educazione alimentare. Un’attività da avviare con la Facoltà di Scienze dell’alimentazione dell’Università Politecnica delle Marche in collaborazione con le Autorità scolastiche regionali. Un emendamento, il mio, che non è stato accolto dalla maggioranza che ancora una volta resta sorda e disinteressata all’educazione alimentare dei nostri giovani e alla valorizzazione dei prodotti marchigiani.”
Nelle Marche la popolazione infantile sovrappeso ha raggiunto livelli preoccupanti ma ogni qualvolta si propone di intervenire con serietà e programmazione per risolvere il problema, la maggioranza che governa questa Regione si chiude a riccio e come gli struzzi nasconde la testa sotto la sabbia.

martedì 5 ottobre 2010

Iniziativa pubblica ad Ancona: "La lotta fa scuola. Contro i tagli alla scuola pubblica"

Giovedì 7 ottobre con inizio alle ore 16,30 nella sala del Consiglio Comunale di Ancona, Piazza XXIV Maggio, organizzato dal Gruppo consiliare regionale Federazione della Sinistra PdCI-PRC, si terrà una iniziativa pubblica dal titolo: “LA LOTTA FA SCUOLA” contro i tagli operati dal Governo della destra alla scuola pubblica.
I lavori, presieduti da Raffaele Bucciarelli, Presidente del Gruppo consiliare regionale, vedranno, tra gli altri, gli interventi di Franco Frabboni, Ordinario di Pedagogia e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna, Lidia Mangani, Alberto Sgalla, Monica Marchiani, Tiziana D'Amico, Carlo Cotichelli e Daniela Barbaresi, e saranno conclusi dal Responsabile Nazionale Scuola del PdCI Piergiorgio Bergonzi.

lunedì 4 ottobre 2010

Sadam Jesi: la Giunta regionale risolva i problemi reali

Credo che l'Assessore Petrini abbia un obbligo preciso, dal 15 settembre 2009, che gli è stato posto dal Consiglio Regionale: quello di “chiedere con forza alla SADAM” un piano industriale dettagliato che possa permettere una valutazione ponderata su tutti gli aspetti e dare ai Comuni interessati ed alle loro popolazioni, molto preoccupate per i possibili risvolti negativi a livello ambientale, un supporto  scientifico e tecnico di garanzia per la salute dei cittadini.
Questo la Giunta Regionale doveva e deve fare. Lo ha fatto? Ha rispettato la volontà del Consiglio Regionale? Su questo, a mio avviso, il Vice Presidente dovrebbe rispondere e poi magari fare proposte adeguate e non come quelle lette, che sembrano un consumato “già visto”.
Sto lavorando per presentare un'interrogazione, perché credo più utile sapere cosa ha fatto la Giunta Regionale, spronarla a risolvere i problemi e soddisfare le reali esigenze dei cittadini della Vallesina, che alimentare polemiche che lasciano il tempo che trovano.

Raffaele Bucciarelli
Presidente Gruppo consiliare regionale Federazione della Sinistra (PdCI - PRC)