mercoledì 30 maggio 2012

Lettera aperta al Presidente della Regione Gian Mario Spacca


In queste ore migliaia di persone nell’Emilia piegata da un disastroso terremoto vivono paura e angosce, scavano tra le macerie per salvare qualche vita e recuperare dalle loro case le poche cose rimaste e, con queste, la memoria di una vita che purtroppo non sarà mai  più come prima. Quell’angoscia e quel dolore sono anche i nostri, come lo sgomento per quei morti, molti dei quali lavoratori di fabbriche che ora sono solo rovine.
È scattata una straordinaria gara di impegno e di solidarietà che testimonia un Paese vivo che vuole, producendo comunità, indicare un percorso che può essere anche la strada che ci conduce fuori dalla peggiore crisi dal dopoguerra.
Proprio per questo le istituzioni, la politica, le mille forme dell’associazionismo civile dovrebbero ascoltare questa lezione e operare in sintonia con essa.
Fra pochi giorni sarà il 2 giugno, una delle nostre più importanti festività civili. E' la data della Repubblica e della sua Costituzione. Da alcuni anni è ritornata per quell’occasione l’usanza della parata militare, un rito che poco s’intreccia anche con il significato storico di questa data che rappresenta innanzitutto la vittoria politica della democrazia  e vuole ricordare una Costituzione fondata sul lavoro, la pace, la convivenza civile, la solidarietà. Meglio sarebbe stato già rinunciare definitivamente a quella parata in armi, peraltro molto costosa, ma in particolare oggi, anche in considerazione del fatto che sono tantissimi gli italiani che la ritengono inopportuna e invitano a usare quelle risorse per aiuti concreti e immediati alle popolazioni terremotate. Del resto già nel 1976 il Governo allora in carica, proprio come atto concreto di solidarietà e in omaggio alle vittime del disastroso terremoto del Friuli, prese la decisione di sospendere quella parata.
A quanto pare questa volta manca alle nostre istituzioni nazionali la stessa sensibilità.
Le Marche, però, con la  loro storia, la coscienza civile dei cittadini marchigiani, la ricchezza della loro vita democratica, possono - attraverso un atto insieme simbolico e concreto - fare propri quei valori, trasformando l’appuntamento della Festa della Repubblica in una azione a sostegno delle popolazioni terremotate dell’Emilia.
E' con questo spirito che La invitiamo a non inviare alcuna delegazione della Regione Marche alla parata militare del 2 giugno e a segnalare alla Presidenza del Consiglio e alla Presidenza della Repubblica le motivazioni di questa assenza, destinando le risorse che sarebbero state necessarie alla presenza a Roma della rappresentanza marchigiana alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto.

Ancona, 30 maggio 2012


Raffaele Bucciarelli
Presidente gruppo consiliare regionale Federazione della Sinistra PdCI-PRC

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Cesare Procaccini
Segretario regionale Partito dei Comunisti Italiani

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Marco Savelli
Segretario regionale Partito della Rifondazione Comunista

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martedì 29 maggio 2012

P.d.L. n. 90 del 27.04.2011 “Norme in materia di corsi d'acqua”


Caro Presidente,
            credo che aldilà delle considerazioni, peraltro fortemente opinabili che finora hanno bloccato l'iter operativo della P.d.L. n. 90 del 27.04.2011 “Norme in materia di corsi d'acqua” , non siano più comprensibili ulteriori rinvii e attese da parte del Consiglio regionale.
            La materia, infatti, è sempre attuale e la sua normazione necessaria. Oltre, quindi, ad evidenti motivi politici che ne sollecitano l'approvazione, credo che ognuno di noi debba assumersi le proprie responsabilità rispetto a fatti ovviamente non augurabili, ma altrettanto non prevedibili di carattere atmosferico.
            Dobbiamo, dunque, curare questa parte del territorio con opera di prevenzione che è sempre da preferire.
                        Ti chiedo, pertanto, di far iscrivere all'Ordine del Giorno del Consiglio, possibilmente prima delle ferie estive, la discussione approvazione della P.d.L. n. 90/2011.
Ancona, 28 maggio 2012



                                                                                              Raffaele Bucciarelli

lunedì 28 maggio 2012

Mozione in merito alla definizione delle linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili diverse dal solare fotovoltaico e moratoria per gli impianti a biomasse


L'Assemblea legislativa delle Marche

premesso che

fin dal 2003, il Legislatore nazionale, con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n .387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità), ha avviato il percorso di recepimento delle normative comunitarie relative alla produzione di energia da fonti rinnovabili ed ha previsto l’adozione di specifiche linee guida per la produzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, previsione confermata con l’approvazione della Legge 24 dicembre 2007, n. 244
(legge finanziaria 2008);

ricordato che

dopo un lungo iter il 10 settembre 2010, è stato finalmente emanato, dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Ambiente e con il Ministro per i Beni e le Attività culturali, il Decreto Ministeriale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010, contenente le “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”;

ricordato inoltre che

l’articolo 2, comma 158, della sopraccitata Legge n. 244/2007, che modifica l’articolo 12 del D.Lgs. n. 387/2003, ha posto in capo alle Regioni un obbligo di adeguamento delle rispettive discipline entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore delle linee guida ed ha stabilito che “In caso di mancato adeguamento entro il predetto termine, si applicano le linee guida nazionali” e che le Regioni erano, dunque, tenute ad adeguare le rispettive discipline in materia entro lo scorso 1 gennaio 2011;

atteso che

nell'approssimarsi di tale termine, l'Assemblea legislativa ha approvato in data 30 settembre 2010 la deliberazione Amministrativa n. 13 avente ad oggetto “Individuazione delle aree non idonee di cui alle linee guida previste all'art. 12  del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 per l'installazione di impianti fotovoltaici a terra e indirizzi generali tecnico amministrativi. Legge regionale 4 agosto 2010, n. 12”;
considerato che

le necessità di regolamentazione in materia di energie rinnovabili non riguardano solo l’ambito del fotovoltaico, ma anche altri settori tra cui quello della produzione di energia da fonte rinnovabile (eolica, idroelettrica, da biomasse, geotermica, solare termica) e che, con l’eccezione della sopraccitata Deliberazione sul solare fotovoltaico,  non è stato approvato, entro il termine del 1° gennaio previsto dalla legge né successivamente, alcun altro atto teso a disciplinare le installazioni di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;

in base alle informazioni disponibili, sarebbero decine le richieste di autorizzazione, presentate nelle varie province della nostra Regione, per la realizzazione e l’avvio di centrali finalizzate all’utilizzo di biomasse vegetali per la produzione di energia, che, spesso senza alcuna reale integrazione con il territorio, andrebbero a sottrarre migliaia di ettari alla produzione agricola a fini alimentari per impiantarvi colture dedicate alla produzione di biomasse a fini energetici ;

considerato inoltre che

il 15 settembre 2010 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155, recante "Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa" (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.216/2010), che introduce importanti novità nell’ambito del complesso e stratificato quadro normativo in materia di qualità dell’aria in ambiente;

la disciplina introduce, tra l’altro, la possibilità per le Regioni di provvedere alla zonizzazione, in particolare l’articolo 3, lettera d) stabilisce: “la zonizzazione del territorio richiede (…) sulla base dell'assetto urbanistico, della popolazione residente e della densità abitativa (…) sulla base di
aspetti come il carico emissivo, le caratteristiche orografiche, le caratteristiche meteo-climatiche e il grado di urbanizzazione del territorio, al fine di individuare le aree in cui uno o più di tali aspetti sono predominanti ”;

impegna la Giunta regionale

- ad intraprendere con sollecitudine l'iter per giungere, quanto prima, alla definizione di linee guida per la produzione di energia da fonte rinnovabile diversa dal fotovoltaico;
- a calendarizzare un confronto sul tema in sede di competente Commissione consiliare;
- a considerare con attenzione le criticità, che da più parti vengono espresse, per i rischi legati alle emissioni di particolato in atmosfera, soprattutto alla luce della approvazione del D.Lgs. n.155/2010 ed alla necessità di prevedere che tutti i nuovi impianti debbano avere emissioni compatibili con quanto previsto dal Decreto stesso ed alla necessità di tutelare i piccoli impianti legati a filiera corta di approvvigionamento;
-        a prevedere, sino all’approvazione delle sopraccitate linee guida, una moratoria relativamente all'installazione di impianti per la produzione di energia attraverso biomasse.




Presidente Gruppo Sinistra Ecologia Libertà             Presidente Gruppo Federazione della Sinistra Pdci-PRIC
                     Massimo Binci                                                          Raffaele Bucciarelli

lunedì 21 maggio 2012

Interrogazione a risposta orale urgente in merito alla situazione della Quadrilatero Spa


Al Presidente
dell'Assemblea legislativa
delle Marche





Il sottoscritto Consigliere regionale

atteso che

recenti notizie diffuse dagli organi di informazione hanno evidenziato pesanti difficoltà all'interno della compagine sociale della Quadrilatero SpA, in cui i contrasti tra i vari soggetti si sono concretizzati nella non partecipazione delle Regioni, delle Province e delle Camere di Commercio all'ultima riunione del CdA e nelle dimissioni del Vicepresidente della società;

preso atto che

le maggiori difficoltà segnalate sembrano riguardare il Piano di Area Vasta e la collocazione sul mercato delle cosiddette Aree Leader (le cui concessioni avrebbero dovuto, attraverso i proventi dei relativi canoni, contribuire al finanziamento delle opere viarie affidate alla società), tantochè è lo stesso Presidente della Quadrilatero a dichiarare che per tre delle quattro Aree Leader messe sul mercato non è pervenuta alcuna offerta, mentre per quella di Falconara M.ma – Chiaravalle per la quale il CIPE aveva previsto nel 2006 un canone annuo minimo di 3.750.000 euro, poi abbassato di oltre un milione di euro, l'unica offerta pervenuta proponeva un canone annuo di 20.000 euro;

considerato che

alle difficoltà di natura societaria si assommano i ritardi nella realizzazione delle opere viarie, tali, in alcuni casi, da far paventare il rischio di incompiute


interroga il Presidente della Giunta regionale

per conoscere lo stato reale della situazione della Società Quadrilatero SpA, le modalità di reperimento delle risorse necessarie alla completa realizzazione delle opere viarie in progetto a fronte delle riscontrate difficoltà di collocazione sul mercato delle Aree Leader e le iniziative che la Giunta intende intraprendere al fine di evitare ulteriori ritardi e rischi di incompiute nei lavori. 



                                                                                                          Raffaele Bucciarelli

mercoledì 16 maggio 2012

interrogazione a risposta orale urgente in merito alla situazione del convitto dell'I.P.S.S.A.R.T. “Girolamo Varnelli” di Cingoli


Il sottoscritto Consigliere regionale

informato che

l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e Turistici “Girolamo Varnelli” di Cingoli sta comunicando alle famiglie dei richiedenti l'iscrizione l'impossibilità di  accogliere le contestuali domande di ammissione in convitto per l'inadeguatezza alle norme in materia di sicurezza della struttura alberghiera “Miramonti” presso cui il convitto è allocato;

considerato che

la Dirigenza scolastica dell'Istituto ha ripetutamente provveduto, negli ultimi due anni, a segnalare all'Amministrazione provinciale di Macerata l'esigenza della disponibilità di una struttura idonea alle necessità e alla sicurezza degli studenti, non ricevendone alcuna risposta se non l'invito a sottoscrivere un contratto di affitto con la succitata struttura alberghiera che risulta priva dei requisiti di legge;

ricordato che

l'I.P.S.S.A.R.T. “Girolamo Varnelli” di Cingoli ha visto crescere nel tempo la propria popolazione scolastica, passata dai 520 iscritti dell'anno scolastico 2005/06 agli 858 iscritti dell'anno scolastico 2011/12  e che, data la specificità degli indirizzi di studio attribuiti all'Istituto, questo attrae studenti provenienti dalle più diverse località, per molti dei quali l'impossibilità di accoglienza in convitto significa l'impossibilità di frequentare i corsi;



interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere

quali iniziative la Giunta intenda intraprendere per garantire la migliore funzionalità dell'I.P.S.S.A.R.T. di Cingoli, a garanzia di una piena fruizione del diritto allo studio degli iscritti, anche in considerazione delle specificità dell'Istituto stesso e delle caratteristiche della sua popolazione scolastica.  





                                                                                                          Raffaele Bucciarelli

martedì 15 maggio 2012

Comunicato stampa

Le pretese della Giunta regionale di umiliare in un colpo solo l'Assemblea legislativa delle Marche e i territori e le loro rappresentanze istituzionali (nel caso specifico il Consiglio delle Autonomie Locali), imponendo in una materia delicatissima quale è l'edilizia residenziale pubblica scelte non condivise neppure dalla stessa maggioranza e bocciate dai rappresentanti dei territori, hanno trovato un ostacolo, forse inatteso, in un sussulto di dignità dell'Assemblea legislativa che ha respinto una richiesta di rinvio della proposta di legge in commissione, avanzata dalla maggioranza nel tentativo di ricomporre le proprie divisioni. Continua dunque l'esercizio di prepotenza della Giunta, che dovrebbe ferire in primo luogo la sua maggioranza, e l'ormai costante tentativo di presentarsi come la paladina della morigeratezza e dell'agire a fronte di un Consiglio dipinto come incapace di gestire i propri lavori e le risorse pubbliche. Sono pratiche che danno spazio solo al qualunquismo, impoveriscono la democrazia ed alimentano quei fenomeni di giusta protesta a cui abbiamo assistito nel primo turno delle elezioni amministrative e che, qualora crescessero, non servirebbero a nessuno, neppure a chi pensa di presentarsi sempre come il più virtuoso tra gli incapaci.

lunedì 14 maggio 2012

COMUNICATO STAMPA SU NOMINA PRESIDENTI ERSU



La nomina dei Presidenti degli ERSU da parte della Giunta regionale del “Laboratorio Marche” inaugura una nuova stagione circa i rapporti tra Giunta e Consiglio e  soprattutto tra il Presidente Spacca, il suo partito e la sua maggioranza.

Su questo tema la divisione all'interno della maggioranza era ed è fortissima con una parte del PD che sosteneva il bisogno di dar voce ai territori e l'I.D.V. che voleva una unica Presidenza da accaparrarsi.
In questo quadro è nato l'immobilismo della maggioranza e in questo quadro si inserisce il comportamento corsaro del Presidente che anziché “coordinare” la propria maggioranza, aiutarla e spingerla a trovare una soluzione da proporre all'aula, la indica ai marchigiani come incapace e inconcludente, tentando di coinvolgere tutti gli altri gruppi consiliari.
Noi comunisti invitiamo il Presidente ad essere più corretto nell'informare i marchigiani ed a rispettare di più i gruppi consiliari.
Ovviamente poi egli è libero di dare tutti i giudizi che vuole e che gli permettono i Gruppi consiliari della sua maggioranza.
Gli ricordiamo solo che oltre che presentare veramente male la maggioranza da lui voluta, può finire come quello che sega il ramo dove sta seduto!

Ancona, 14 maggio 2012


                                                                                                            Raffaele Bucciarelli
Presidente Gruppo consiliare
Federazione della Sinistra PdCI-PRC