In data 23 ottobre 2012 Il Presidente Raffaele Bucciarelli ha presentato un emendamento al testo
unificato della commissione “Interventi in favore delle persone con disturbi
specifici di apprendimento (DSA)”, inserendo all’art.3, lettera b, dopo le parole “neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti” anche “pedagogisti”.
giovedì 25 ottobre 2012
Interrogazione a risposta orale urgente in merito alla determina ASUR n.769 del 9/10/2012 “Approvazione avviso di selezione pubblica, a titoli e colloquio, per assunzioni a tempo indeterminato di dirigenti amministrativi”
Il sottoscritto Consigliere
regionale
Considerato che
per carenze di risorse molti contratti a termine del
personale parasanitario non vengono rinnovati e che la spending review impone
pesanti tagli alle Regioni le cui ripercussioni aggraveranno fortemente
l’offerta dei servizi sanitari regionali;
visto
quanto indicato nella determina n.769 del 9 ottobre 2012 su
“Approvazione avviso di selezione pubblica, a titoli e colloquio, per
assunzioni a tempo determinato di dirigenti amministrativi, divenuta esecutiva
il 19 ottobre 2012 e con cui l’Asur Marche prevede una graduatoria per
dirigenti amministrativi con contratti quinquennali;
INTERROGA
Il Presidente della Giunta per sapere come motiva e
concilia, con la situazione descritta, queste assunzioni di nuovi dirigenti
della sanità.
Ancona,
23 ottobre 2012
Raffaele
Bucciarelli
martedì 23 ottobre 2012
TRA PREPOTENZA E IGNAVIA Il pasticcio della legge regionale sulle centrali a biogas e biomasse
La
legge regionale approvata coi i voti della sola maggioranza (peraltro divisa
come mai prima) rappresenta una sconfitta delle attese dei Sindaci e dei
tanti cittadini organizzati nei comitati sorti praticamente in ogni territorio
interessato. Infatti, nonostante che sulla legge regionale di disciplina della
Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) penda un ricorso del Governo alla Corte
Costituzionale che potrebbe invalidare tutte le concessioni rilasciate, ogni
proposta di modifica presentata dai Consiglieri regionali a sostegno delle
istanze provenienti da istituzioni e comunità locali è stata respinta per il
ricatto operato sui Consiglieri dal Presidente della Giunta regionale Spacca
che ha minacciato di buttare fuori dalla maggioranza coloro che li avessero
sostenuti. E così tra assenze più o meno tattiche e fughe polemiche di
Consiglieri di maggioranza e uscite dall'aula e astensioni di qualche
consigliere del centrodestra, la legge è passata nel testo voluto da Spacca e
dalla Giunta regionale.
E' stato compiuto un atto che, oltre ad aver visto la prevaricazione
del Presidente che ha fatto violenza su diversi Consiglieri regionali
-
non risolve
alcuno dei problemi sollevati dai Sindaci e dai cittadini ed anzi umilia
comunità e istituzioni locali;
-
continua a
privilegiare l'industria e la speculazione (come la ha definita il
Vicepresidente della Giunta regionale) anziché rafforzare il mondo agricolo e
mette a repentaglio la finalizzazione ad usi alimentari delle produzioni
agricole;
-
minaccia le
tipicità e le biodiversità così caratteristiche del nostro territorio.
Un atto che non tutela neppure, per le ragioni sopraesposte, gli
imprenditori.
Quanto
accaduto ha evidenziato che sta implodendo il “Laboratorio Marche” lacerato da
guerre interne e da interessi contrapposti e a volte opachi e che c'è un
partito di maggioranza relativa, il PD, totalmente subalterno a logiche
speculative e incapace di recepire le istanze dei cittadini e persino dei
propri Sindaci. E' il brillante risultato conseguito con l'esclusione dei
comunisti dalla maggioranza per dar vita a ciò che ora possiamo definire un
vero e proprio ring. Complimenti!
Gruppo consiliare regionale
Federazione della
Sinistra PdCI - PRC
mercoledì 17 ottobre 2012
Interrogazione a risposta orale urgente in merito alla situazione della SOD di Odontostomatologia Chirurgica e Speciale degli Ospedali Riuniti di Ancona
Il sottoscritto Consigliere
regionale
premesso che
è operativa da oltre venti anni
presso gli Ospedali Riuniti di Ancona la
SOD di Odontostomatologia Chirurgica e Speciale, che
rappresenta, per l'attività assistenziale finalizzata alla prevenzione e alla
cura delle patologie orali ed alla chirurgia odontostomatologica, per la qualità
delle tecniche chirurgiche all'avanguardia che vengono adottate, le dotazioni
strumentali ed il numero degli interventi la principale struttura sanitaria
regionale in materia;
ricordato che
ricordato inoltre che
la struttura in oggetto è
referente per le Marche del progetto di prevenzione del carcinoma del cavo
orale nonché centro di riferimento regionale per la prevenzione e cura delle
osteonecrosi dei mascellari associate all'uso dei bifosfonati (una grave
complicanza nella terapia oncologica delle lesioni ossee metastatiche);
informato che
le riduzioni del personale medico
assegnato alla struttura operate nel recente passato hanno creato difficoltà
nell'espletamento del servizio e necessitato una riorganizzazione delle
attività svolte dalla struttura;
preoccupato
per le voci di ulteriori tagli
all'organico che potrebbero interessare questa specifica SOD, pregiudicandone
ulteriormente le attività
interroga il
Presidente della Giunta regionale per conoscere
quali azioni la Giunta regionale intenda
realizzare al fine di preservare l'operatività di una struttura che, come sopra
descritto, si pone come centro di riferimento regionale e nazionale in campo
odontostomatologico.
Il Consigliere regionale
Raffaele Bucciarelli
venerdì 12 ottobre 2012
COMUNICATO STAMPA BUCCIARELLI ADERISCE ALLA CAMPAGNA REFERENDARIA Difendere i diritti dei lavoratori significa difendere la nostra civiltà
Di fronte ai
continui attacchi alle lavoratrici e ai lavoratori non si può rimanere
indifferenti.
Le conquiste del
mondo del lavoro vanno difese e in questo caso ripristinate. Per troppo tempo
si è parlato della quasi scomparsa delle “tute blu” salvo poi ritrovarle per
far pagare loro, attraverso le misure prese negli ultimi anni dai governi
liberisti, i costi dell’arricchimento dei soliti noti.
In questa
situazione occorre dare segnali forti e decisi: dobbiamo difendere i più deboli
ed invertire la rotta delle politiche nazionali. Ecco perché il gruppo
Federazione della Sinistra si schiera senza dubbi a favore dei referendum e
farà tutto il possibile affinché sia una ulteriore campagna referendaria
vincente.
Raffaele Bucciarelli
martedì 9 ottobre 2012
Comunicato stampa su rinvio da parte della maggiroanza in merito alla proposta di legge sulle centrali a biomasse e biogas
Ancora un rinvio. Ancora
una volta la maggioranza che governa la regione ha deciso di
rimandare la discussione della proposta di legge sulle centrali a
biomasse e biogas. La motivazione ufficiale è l'assenza del
presidente Spacca il quale avrebbe affermato di voler partecipare
alla discussione su un provvedimento che egli ritiene “di
prioritaria importanza”. Evidentemente però, nella scala di
priorità di Spacca, l'esigenza di dare risposta alle attese di tanti
cittadini marchigiani, ai comitati e anche agli imprenditori non è
al primo posto, dato che egli ha liberamente scelto già martedì
scorso di rinviare l'approvazione della legge . Viene il sospetto che
questo continuo tentativo di “allungare il brodo” serva a far
rientrare i malpancismi di molti consiglieri di maggioranza e di
qualche assessore (che peraltro, forse su consiglio dello stesso
Presidente, sembra abbia già provveduto a ritirare la propria firma
dalle proposte di legge in materia precedentemente sottoscritte).
Resta il fatto che nell'attesa della decisione una centrale, quella
di Monsano, ha visto decorrere i termini di legge previsti per il
procedimento autorizzativo per cui scatta il silenzio-assenso. Quante
altre ne dovranno essere autorizzate con le stesse modalità prima
che questa maggioranza conceda all'Assemblea di poter compiere il
proprio dovere e cioè di legiferare?
Raffaele
Bucciarelli
lunedì 8 ottobre 2012
Interrogazione a risposta orale urgente su assistenza malati psichiatrici
Il sottoscritto Consigliere
regionale.
rilevato che
da uno studio dell'Ufficio
Regionale Salute Mentale effettuato nell'anno 2009, risulta che dei
malati psichiatrici marchigiani che sono in residenza specialistica,
ben 85 utilizzano strutture ubicate fuori regione,
considerato inoltre che
a specifico dubbio espresso
circa la non rispondenza di tali dati alla situazione attuale, lo
stesso ufficio non ha dichiarato un decremento di tale numero e non
ha fugato la diffusa sensazione che lo stesso sia aumentato in questi
due anni,
visto che
le fragilità con numeri più
importanti sono quelle di Schizofrenia (26 casi) e di Psicosi (22
casi) con particolari concentrazioni nella area Vasta 1 e nella area
Vasta 2
visto inoltre che
esistono realtà sanitarie
con posti ancora liberi che, se occupati, potrebbero far risparmiare
considerevoli somme alla sanità marchigiana e creerebbero minori
disagi ai familiari costretti a lunghi spostamenti per visitare i
propri congiunti,
interroga il Presidente
della Giunta
per conoscere se quanto
sopra esposto sia rispondente alla realtà, in particolare per quanto
riguarda disponibilità di specifici posti letto in strutture
sanitarie della regione e, in caso di risposta affermativa, quali
iniziative intende assumere nei confronti dei responsabili della
sanità marchigiana affinché sia posto rimedio..
Raffaele
Bucciarelli
: Interrogazione a risposta orale urgente sulla sede dell'A.S.U.R.
Il sottoscritto Consigliere
regionale
considerato che
per la sola sede dell'A.S.U.R.
sita in Via Caduti del Lavoro n. 40 la Regione affronta una spesa pari a €
570.903,00 di affitto annuo;
visto che
le misure prese ed imposte dal
Governo nazionale obbligano anche la Regione Marche a continui tagli anche in
materia di Sanità;
visto che
ogni volta che è sta proposta
l'abolizione dell'A.S.U.R. la maggioranza si è sempre opposta:
interroga il
Presidente della Giunta regionale per conoscere
come
mai non si pensa di allocare l'A.S.U.R. presso gli immobili più grandi di
proprietà della Regione e che a tutt'oggi non è stato possibile vendere,
generando così un risparmio notevole da finalizzare ai servizi.
Ancona,
08 ottobre 2012
Raffaele
Bucciarelli
Intervento in merito alla “proposta di tagli ai costi della politica” avanzata dai Presidenti Spacca e Solazzi nella seduta del Consiglio regionale del 2 ottobre 2012
Raffaele
BUCCIARELLI: "Ho
ascoltato con molta attenzione, Presidente Spacca, la sua comunicazione e le
sarei grato se anche lei ascoltasse non solo il mio intervento ma anche quello
degli altri Capigruppo. Ha ragione lei, questa è una discussione che deve avvenire in Consiglio regionale
perché questo è il luogo della rappresentanza, il luogo della democrazia dove
vanno prese le decisioni più importanti.
Credo che nel merito di quello che lei ha detto ci sia da discutere e lo farò, però innanzitutto c'è una questione di metodo da affrontare.
Dopo quarant'anni dall' istituzione delle Regioni, i loro Presidenti e non “Governatori” perché in Italia non esiste la figura del Governatore, si riuniscono e decidono di non rivolgersi ai Consigli regionali per discutere un problema importantissimo e grave, come quello di cui stiamo discutendo, ma decidono di abdicare al loro ruolo e di chiedere al Governo, addirittura, un decreto-legge affinché imponga alle Regioni, che essi rappresentano, delle scelte drastiche sui cosiddetti costi della politica. Qui c’è la prima, credo, anomalia.
Non svolgono il ruolo di rappresentanti dei cittadini, non svolgono il ruolo di rappresentanti dei Consigli regionali e quindi della democrazia, ma svolgono quasi il ruolo di notai, con il tentativo di apparire come nuovi e vergini in una Italia che si avvia, sempre di più, quasi a desiderare l'uomo forte. Chiedono al Governo, di porre sanzioni, notate bene, quindi c'è anche la dichiarazione implicita della incapacità dei partiti che essi rappresentano di riformare la politica, di riformare il funzionamento delle istituzioni.
Quindi c’è non solo la giustificazione ma l'appoggio all'ondata di anti-politica che sta emergendo nel Paese, come se la fiducia persa dipendesse da scelte tecniche quali: ridurre il numero dei Consiglieri, degli Assessori, il numero delle Province, delle Regioni e dei Comuni.
Io credo che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei partiti sia un processo che vada costruito giorno dopo giorno, con gli atti, con la partecipazione, con la capacità di ascoltare, con la capacità di obbligare le istituzioni, questo dovrebbero fare i partiti, a selezionare, se volete, anche la classe dirigente. Saper ascoltare i problemi che emergono dal territorio per affrontarli democraticamente, ad esempio qui abbiamo dei Comitati che si sono formati perché questa Regione non ha saputo ascoltare il territorio su un tema importante come quello dell'energia.
La democrazia è un processo, non è data una volta per sempre e la fiducia nelle istituzioni e nei partiti non si recupera tout court, cercando di passare per i primi della classe, per i più virtuosi o per i più bravi.
Per troppo tempo noi abbiamo assistito anche nelle Marche a comunicati stampa, interviste, interventi pubblici, dove la Giunta era virtuosa e il Consiglio spendaccione, dove la Giunta funzionava e il Consiglio perdeva tempo ed era il luogo dove non si decideva. Quante volte, colleghi Capigruppo, con i Consiglieri di maggioranza e di minoranza abbiamo detto non era possibile andare avanti così e che ci voleva rispetto tra i vari livelli. Dobbiamo avere rispetto e io sarei stato contento, Presidente Spacca, come credo tutti i Capigruppo, di contribuire con lei a definire la posizione delle Marche alla Conferenza delle Regioni. Probabilmente se lei ci avesse ascoltato prima, nelle sedi dovute, con il rispetto che si deve al Consiglio, avremmo maturato una decisione più democratica, forse non unanime ma sicuramente più democratica.
Oggi viene vissuta per quello che è, questa decisione, questa richiesta al Governo, ai potenti, al Governo dei tecnici che risponde alle banche in un momento di crisi in cui si arricchisce la speculazione finanziaria ma si impoveriscono i lavoratori, i pensionati e si taglia la democrazia perché è questo ciò che sta avvenendo. Chiedete a questo Governo di intervenire per moralizzare il paese e cosa c'è di più amorale di chi siede al Governo, taglia le pensioni, rinvia l'età pensionabile e guadagna milioni di euro all'anno per interessi sulle azioni che possiedono anche le banche? Non è amoralità questa?
Noi dobbiamo tirarci fuori da questo fango Presidente, non possiamo far parte del coro perché ne abbiamo le caratteristiche, e ne abbiamo anche la forza se è vero com'è vero che i dati del "Sole 24 ore", che non è un giornale comunista, dicono che siamo i più virtuosi. Dobbiamo far valere la nostra diversità e proporre questo metodo di operare anche altrove, altrimenti noi cadremmo nell’errore, che non è un errore, ma una strategia, un progetto politico che è quello di tagliare la democrazia.
Si è cominciato con i tagli ai trasferimenti statali ai Comuni, si tagliano le Province, adesso si attaccano le Regioni e poi si torna ancora alle Province. Guardate l'attacco principale è agli eletti, e allora Presidente, voglio ricordare che per eleggere un Consigliere del suo partito di riferimento sono stati necessari 14.000 voti, per eleggere il sottoscritto sono stati necessari 27.975 elettori.
La democrazia non si realizza con i decreti, la democrazia si realizza facendo contare i cittadini, e non è accettabile, che i grandi che rubano in altre Regioni facciano pagare ai piccoli sui territori, è inaccettabile!!
La democrazia va difesa, non va solo costruita tutti i giorni ma va anche difesa, e tanto più è forte la democrazia quanto più vengono rispettate le minoranze, tutte!
Questi di cui si parla sono i costi della democrazia e della politica ecco perché noi siamo contrari alle proposte fatte. Una cosa è un Gruppo consiliare, che può anche essere di una persona, diretta espressione della volontà del popolo, degli elettori, altra cosa sono Gruppi nati per motivazioni politiche, di partito le più svariate. Non possiamo permettere di far passare l'idea di fare di tutta un'erba un fascio. Non è così! Per fiducia e credibilità quello che ci riguarda, noi difenderemo le nostre prerogative sapendo che si può recuperare. Anch'io quando vado in giro, colleghi Consiglieri, vengo attaccato sulle identità e i costi della politica, ma sapete cosa ho cominciato a fare? Faccio vedere il mio cedolino della indennità di carica, la diaria e dico a quegli elettori che mi attaccano di chiedere, a coloro che hanno eletto, di fare altrettanto e di dichiarare se hanno preso soldi da sponsor o quanto hanno speso per essere eletti, perché non siamo in tanti qua dentro ad essere eletti senza aver speso un centesimo di tasca propria. Il sottoscritto lo ha fatto. Questo è un fatto di democrazia, come il fatto che io dia il 50% dell'indennità di carica al mio partito, senza il quale non vivrebbe. Se muore un solo partito, la democrazia si impoverisce e su questo terreno noi comunisti sappiamo dove si comincia ma non sappiamo mai dove si finisce, anzi la storia ci insegna e ci dà esempi molto preoccupanti. Ecco quindi sul metodo e nel merito, signor Presidente!
Potrei fare un altro esempio calzante sulla credibilità, io sono stanco e nel prossimo Consiglio probabilmente presenterò una mozione di censura nei confronti dell’Assessore all’Ambiente, pur sapendo che non è una sua responsabilità, perché ad un Consigliere regionale si nega il diritto di conoscere cosa avviene in questa Regione. Lo sapete tutti ormai, ho presentato un'interrogazione il 25 maggio, non ho risposta, Presidente, lei è responsabile anche di quell’assessorato, lei nomina l'Assessore. Lei deve chiedere all'Assessore di far rispettare le regole, sono sei mesi che un Dirigente si rifiuta di rispondere, cosa ha da nascondere? La trasparenza, la fiducia, la credibilità, Presidente, passano anche attraverso queste cose.
Ci sono dei regolamenti che non vengono rispettati e siete i primi a non rispettarli. Io gliel'ho detto, le ho scritto signor Presidente, le ho scritto perché un funzionario mi ha chiesto di parlare a voce di queste cose, di persona, perché era preoccupato dal fatto che, secondo lui, conoscevo troppo la sua situazione patrimoniale. Ho mandato questa lettera anche a lei. Non ha risposto neanche lei. Allora dov'è la democrazia, dov'è il rispetto per i Consiglire?
Se in futuro nelle Marche ci saranno dieci Consiglieri in meno essi avranno più forza, saranno più prepotenti, la realtà è che se non cambia il fare politica, la cultura, altre misure servono solo a chi realmente sta dominando. Qualcuno potrebbe dire "difendete i vostri privilegi", come è stato scritto - probabilmente si è rotto un feeling, tra la stampa e la Giunta regionale, i vostri “lauti guadagni”. Io non ho paura di questo, a diciott'anni ero emigrante in Svizzera in un a città ove in alcuni bar era scritto “vietato l'ingresso agli animali e agli italiani”, dove oggi si celebrano i vertici dell'economia mondiale, pensate se ho paura a tornare a vivere con la mia pensione. Ma difendere la democrazia è un dovere di tutti, non è di un partito, né solo dei comunisti. Noi non abbiamo solo il dovere di difendere le Marche, abbiamo il dovere di difendere, di contribuire a difendere la democrazia in Italia, e questo vale per tutti i Consiglieri e per lei Presidente, che potrebbe cominciare ascoltando di più i Consiglieri regionali sia di maggioranza che di minoranza."
Credo che nel merito di quello che lei ha detto ci sia da discutere e lo farò, però innanzitutto c'è una questione di metodo da affrontare.
Dopo quarant'anni dall' istituzione delle Regioni, i loro Presidenti e non “Governatori” perché in Italia non esiste la figura del Governatore, si riuniscono e decidono di non rivolgersi ai Consigli regionali per discutere un problema importantissimo e grave, come quello di cui stiamo discutendo, ma decidono di abdicare al loro ruolo e di chiedere al Governo, addirittura, un decreto-legge affinché imponga alle Regioni, che essi rappresentano, delle scelte drastiche sui cosiddetti costi della politica. Qui c’è la prima, credo, anomalia.
Non svolgono il ruolo di rappresentanti dei cittadini, non svolgono il ruolo di rappresentanti dei Consigli regionali e quindi della democrazia, ma svolgono quasi il ruolo di notai, con il tentativo di apparire come nuovi e vergini in una Italia che si avvia, sempre di più, quasi a desiderare l'uomo forte. Chiedono al Governo, di porre sanzioni, notate bene, quindi c'è anche la dichiarazione implicita della incapacità dei partiti che essi rappresentano di riformare la politica, di riformare il funzionamento delle istituzioni.
Quindi c’è non solo la giustificazione ma l'appoggio all'ondata di anti-politica che sta emergendo nel Paese, come se la fiducia persa dipendesse da scelte tecniche quali: ridurre il numero dei Consiglieri, degli Assessori, il numero delle Province, delle Regioni e dei Comuni.
Io credo che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei partiti sia un processo che vada costruito giorno dopo giorno, con gli atti, con la partecipazione, con la capacità di ascoltare, con la capacità di obbligare le istituzioni, questo dovrebbero fare i partiti, a selezionare, se volete, anche la classe dirigente. Saper ascoltare i problemi che emergono dal territorio per affrontarli democraticamente, ad esempio qui abbiamo dei Comitati che si sono formati perché questa Regione non ha saputo ascoltare il territorio su un tema importante come quello dell'energia.
La democrazia è un processo, non è data una volta per sempre e la fiducia nelle istituzioni e nei partiti non si recupera tout court, cercando di passare per i primi della classe, per i più virtuosi o per i più bravi.
Per troppo tempo noi abbiamo assistito anche nelle Marche a comunicati stampa, interviste, interventi pubblici, dove la Giunta era virtuosa e il Consiglio spendaccione, dove la Giunta funzionava e il Consiglio perdeva tempo ed era il luogo dove non si decideva. Quante volte, colleghi Capigruppo, con i Consiglieri di maggioranza e di minoranza abbiamo detto non era possibile andare avanti così e che ci voleva rispetto tra i vari livelli. Dobbiamo avere rispetto e io sarei stato contento, Presidente Spacca, come credo tutti i Capigruppo, di contribuire con lei a definire la posizione delle Marche alla Conferenza delle Regioni. Probabilmente se lei ci avesse ascoltato prima, nelle sedi dovute, con il rispetto che si deve al Consiglio, avremmo maturato una decisione più democratica, forse non unanime ma sicuramente più democratica.
Oggi viene vissuta per quello che è, questa decisione, questa richiesta al Governo, ai potenti, al Governo dei tecnici che risponde alle banche in un momento di crisi in cui si arricchisce la speculazione finanziaria ma si impoveriscono i lavoratori, i pensionati e si taglia la democrazia perché è questo ciò che sta avvenendo. Chiedete a questo Governo di intervenire per moralizzare il paese e cosa c'è di più amorale di chi siede al Governo, taglia le pensioni, rinvia l'età pensionabile e guadagna milioni di euro all'anno per interessi sulle azioni che possiedono anche le banche? Non è amoralità questa?
Noi dobbiamo tirarci fuori da questo fango Presidente, non possiamo far parte del coro perché ne abbiamo le caratteristiche, e ne abbiamo anche la forza se è vero com'è vero che i dati del "Sole 24 ore", che non è un giornale comunista, dicono che siamo i più virtuosi. Dobbiamo far valere la nostra diversità e proporre questo metodo di operare anche altrove, altrimenti noi cadremmo nell’errore, che non è un errore, ma una strategia, un progetto politico che è quello di tagliare la democrazia.
Si è cominciato con i tagli ai trasferimenti statali ai Comuni, si tagliano le Province, adesso si attaccano le Regioni e poi si torna ancora alle Province. Guardate l'attacco principale è agli eletti, e allora Presidente, voglio ricordare che per eleggere un Consigliere del suo partito di riferimento sono stati necessari 14.000 voti, per eleggere il sottoscritto sono stati necessari 27.975 elettori.
La democrazia non si realizza con i decreti, la democrazia si realizza facendo contare i cittadini, e non è accettabile, che i grandi che rubano in altre Regioni facciano pagare ai piccoli sui territori, è inaccettabile!!
La democrazia va difesa, non va solo costruita tutti i giorni ma va anche difesa, e tanto più è forte la democrazia quanto più vengono rispettate le minoranze, tutte!
Questi di cui si parla sono i costi della democrazia e della politica ecco perché noi siamo contrari alle proposte fatte. Una cosa è un Gruppo consiliare, che può anche essere di una persona, diretta espressione della volontà del popolo, degli elettori, altra cosa sono Gruppi nati per motivazioni politiche, di partito le più svariate. Non possiamo permettere di far passare l'idea di fare di tutta un'erba un fascio. Non è così! Per fiducia e credibilità quello che ci riguarda, noi difenderemo le nostre prerogative sapendo che si può recuperare. Anch'io quando vado in giro, colleghi Consiglieri, vengo attaccato sulle identità e i costi della politica, ma sapete cosa ho cominciato a fare? Faccio vedere il mio cedolino della indennità di carica, la diaria e dico a quegli elettori che mi attaccano di chiedere, a coloro che hanno eletto, di fare altrettanto e di dichiarare se hanno preso soldi da sponsor o quanto hanno speso per essere eletti, perché non siamo in tanti qua dentro ad essere eletti senza aver speso un centesimo di tasca propria. Il sottoscritto lo ha fatto. Questo è un fatto di democrazia, come il fatto che io dia il 50% dell'indennità di carica al mio partito, senza il quale non vivrebbe. Se muore un solo partito, la democrazia si impoverisce e su questo terreno noi comunisti sappiamo dove si comincia ma non sappiamo mai dove si finisce, anzi la storia ci insegna e ci dà esempi molto preoccupanti. Ecco quindi sul metodo e nel merito, signor Presidente!
Potrei fare un altro esempio calzante sulla credibilità, io sono stanco e nel prossimo Consiglio probabilmente presenterò una mozione di censura nei confronti dell’Assessore all’Ambiente, pur sapendo che non è una sua responsabilità, perché ad un Consigliere regionale si nega il diritto di conoscere cosa avviene in questa Regione. Lo sapete tutti ormai, ho presentato un'interrogazione il 25 maggio, non ho risposta, Presidente, lei è responsabile anche di quell’assessorato, lei nomina l'Assessore. Lei deve chiedere all'Assessore di far rispettare le regole, sono sei mesi che un Dirigente si rifiuta di rispondere, cosa ha da nascondere? La trasparenza, la fiducia, la credibilità, Presidente, passano anche attraverso queste cose.
Ci sono dei regolamenti che non vengono rispettati e siete i primi a non rispettarli. Io gliel'ho detto, le ho scritto signor Presidente, le ho scritto perché un funzionario mi ha chiesto di parlare a voce di queste cose, di persona, perché era preoccupato dal fatto che, secondo lui, conoscevo troppo la sua situazione patrimoniale. Ho mandato questa lettera anche a lei. Non ha risposto neanche lei. Allora dov'è la democrazia, dov'è il rispetto per i Consiglire?
Se in futuro nelle Marche ci saranno dieci Consiglieri in meno essi avranno più forza, saranno più prepotenti, la realtà è che se non cambia il fare politica, la cultura, altre misure servono solo a chi realmente sta dominando. Qualcuno potrebbe dire "difendete i vostri privilegi", come è stato scritto - probabilmente si è rotto un feeling, tra la stampa e la Giunta regionale, i vostri “lauti guadagni”. Io non ho paura di questo, a diciott'anni ero emigrante in Svizzera in un a città ove in alcuni bar era scritto “vietato l'ingresso agli animali e agli italiani”, dove oggi si celebrano i vertici dell'economia mondiale, pensate se ho paura a tornare a vivere con la mia pensione. Ma difendere la democrazia è un dovere di tutti, non è di un partito, né solo dei comunisti. Noi non abbiamo solo il dovere di difendere le Marche, abbiamo il dovere di difendere, di contribuire a difendere la democrazia in Italia, e questo vale per tutti i Consiglieri e per lei Presidente, che potrebbe cominciare ascoltando di più i Consiglieri regionali sia di maggioranza che di minoranza."
mercoledì 3 ottobre 2012
C.S. su parere Avvocatura regione su centrali biogas e biomasse
Le furberie della Giunta regionale,
che ha ritardato sino all'ultimo a consegnare ai consiglieri il parere
dell'avvocatura della Regione che era pronto da venerdì scorso, e le divisioni
interne alla maggioranza e agli stessi partiti che la compongono hanno
provocato ieri il rinvio di una settimana della discussione sulla questioni
delle centrali a biogas e biomasse. Il risultato di tutto questo è che anche la
centrale di Monsano potrà essere autorizzata perchè il 7 ottobre scadranno i 90
giorni dell'iter autorizzativo previsti dalla normativa. Ci aspettiamo a giorni
il decreto o, peggio ancora, il via libera attraverso il cosiddetto
silenzio-assenso.
L’ennesima centrale nella
vallesina rischia quindi di partire. Un altro impianto, senz'altro impattante
e, forse, potenzialmente nocivo, potrà essere realizzato senza i necessari
approfondimenti e valutazioni sulle effettive ricadute sull’ambiente, il
territorio e la salute dei cittadini.
Noi comunisti crediamo che
divenga quindi sempre più importante che l'Assemblea legislativa decida martedì
prossimo per una sospensione in autotutela di tutte le autorizzazioni,
rilasciate ed in itinere, al fine di
sottoporre, nel rispetto della normativa vigente, tutti i progetti alle
procedure di verifica dell'assoggettabilità alla valutazione d'impatto
ambientale e, ove ne ricorrano le condizioni, alla VIA stessa.
Raffaele
Bucciarelli
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