venerdì 30 marzo 2012

INTERROGAZIONE Oggetto: Tutela del vino Verdicchio

Il sottoscritto Consigliere

ricordato
che il vino Verdicchio è indubbiamente il vino simbolo delle Marche ed ambasciatore nel mondo oltre che il terzo vino bianco più esportato con 7,5 milioni di bottiglie su 14 milioni prodotte;
appreso
che le Marche hanno purtroppo perso l'esclusiva di questo prestigioso prodotto in quanto, tra le altre, anche l'Emilia Romagna produce un “Rubicone Verdicchio I.G.T.” che certamente sarà un forte competitore del nostro vino con gravi ed incalcolabili danni per i nostri produttori di Verdicchio;
atteso
che vengono spesi diversi milioni di euro per la promozione e tutela del nostro vino e che sono state istituite con legge due enoteche regionali;
chiede di conoscere
  1. le attività svolte dalle due enoteche con relativi rendiconti economici;
  2. quali siano le motivazioni per cui il Verdicchio non è stato adeguatamente tutelato e di chi sia, eventualmente, la responsabilità;
  3. se e come intende intervenire per recuperare questa grave situazione.
Raffaele Bucciarelli

Dichiarazione del consigliere Raffaele Bucciarelli

Il fatto che la Romagna ha clonato il Verdicchio è l'ennesimo esempio di come la Regione Marche non sa, non dico valorizzare, ma difendere le proprie eccellenze. Cosa che invece sanno fare molto bene le altre regioni italiane.
Il Verdicchio è il vino principe delle Marche e rappresenta una grande percentuale elle esportazioni argoalimentari marchigiane. Esso o è dei “Castelli di Jesi” o di “Matelica” e come tale non va difeso solo oggi ma la sua tutela andava realizzata prima. Ora si...chiude la stalla quando i buoi sono scappati.
Il fatto, comunque più preoccupante a mio modesto avviso, è che sembra essersi affermata nelle Marche la cultura secondo la quale una volta distribuiti i fondi dell'Unione Europea per lo sviluppo rurale, per gli agricoltori non ci sia niente altro da fare.
Non è così e non è corretto dare agli altri (le proposte norme U.E. sulla liberalizzazione degli impianti di vitigni) colpe che sono della superficialità e della mancanza di politiche lungimiranti a difesa, in questo caso, del miglior vino bianco italiano.
I nostri produttori vitivinicoli vivono un momento molto, molto difficile sul piano economico e delle prospettive.
Non è stato certo incoraggiante per loro, al VINITALY di Verona ascoltare il giudizio di acquirenti e importatori che paragonavano il Verdicchio dei Castelli di Jesi o di Matelica con quello romagnolo, comunque lo si chiami!
Su questa poco edificante vicenda ho presentato comunque una Interrogazione in Consiglio regionale affinchè se ne parli nella sede ove si dovrebbero elaborare ed approvare anche le misure per tutelare i nostri prodotti agricoli.

giovedì 22 marzo 2012

MOZIONE oggetto: Centrale turbogas di Corinaldo

Premesso che

è ancora in gestazione il progetto per la realizzazione di una centrale turbogas nel territorio del Comune di Corinaldo, nonostante la Giunta con propria delibera, n.236 del 21.02.2011, abbia espresso parere negativo;

premesso inoltre che

i Consigli Provinciali e Comunali interessati hanno già espresso con appositi o.d.g. La loro ferma contrarietà a che si proceda alla realizzazione di detto impianto;

considerato che

la stessa situazione si è determinata in occasione di analogo progetto nel Comune di San Severino Marche e che non aver chiesto la chiusura del procedimento ha permesso il ricorso al TAR del Lazio il quale ha annullato le delibere di diniego che la Giunta Regionale ed il Ministero competente avevano a suo tempo assunto determinando in tal modo le condizioni a che la centrale possa essere costruita;

preso atto che

la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto in essere nel territorio del Comune di Corinaldo ha avuto esito negativo presso il Ministero dell'Ambiente;

ribadendo

la propria contrarietà alla realizzazione di grandi centrali turbogas per la produzione di energia elettrica;

impegna la Giunta Regionale

a richiedere, senza indugio, ai Ministeri competenti la chiusura del procedimento relativo alla realizzazione della centrale di cui all'oggetto in virtù e forza dell'esito negativo del VIA.

il Consigliere Regionale
Raffaele Bucciarelli

mercoledì 21 marzo 2012

MOZIONE Oggetto: L.R. del 28.12.2011, n. 30 Disposizioni in materia di risorse idriche e di servizio idrico integrato

Considerato che

a seguito di ripetute prese di posizione politiche e di atti tesi a ribadire la scelta della Regione Marche a favore dell'acqua intesa quale bene pubblico primario, a garantirne l'approvvigionamento ed a tutelare il diritto di ciascuno all'acqua potabile, è stata approvata la L.R. del 28.12.2011, n. 30 nella quale vengono indicate precise scadenze da assolvere da parte della Giunta e successivamente dalla Assemblea Legislativa;

constatato che

per procedere nella definizione di importanti atti da parte dell'Assemblea Legislativa sono necessari indicazioni e pronunciamenti della Giunta Regionale e che a tutt'oggi nulla è stato proposto

impegna la Giunta Regionale
a predisporre e a proporre la discussione al Consiglio Regionale entro la prossima estate degli atti previsti dalla richiamata L.R. del 28.12.2011, n. 30, in particolare per quanto riguarda:
  1. il piano regolatore degli acquedotti su scala di bacino di cui alla lettera b), punto 2. dell'art. 2 L.R. del 28.12.2011, n. 30
  2. la convenzione-tipo per la costituzione delle Assemblee di ambito di cui alla lettera a) punto 3 art. 2 della L.R. del 28.12.2011, n. 30
  3. stabilire i criteri e le modalità per il funzionamento della Conferenza regionale di cui al punto 1. dell'articolo 3 della L.R. del 28.12.2011, n. 30


Ancona, 21 marzo 2012

il Consigliere Regionale
Raffaele Bucciarelli

giovedì 15 marzo 2012

Interrogazione a risposta orale urgente in merito alla realizzazione di un impianto di stoccaggio di gas combustibile nel territorio del comune di San Benedetto del Tronto

I sottoscritti Consiglieri regionali

atteso che

è in corso presso il Ministero dell'Ambiente la procedura di VIA relativa al progetto presentato dalla società Gas Plus Storage per la realizzazione di un impianto di stoccaggio di gas combustibile nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto, che prevede il riutilizzo di cavità sotterranee relative ad un giacimento di gas naturale ormai esaurito e l'escavazione di nuovi pozzi allo scopo di  immagazzinare fino a 500 milioni di metri cubi di gas metano (pari a circa il 5% della capacità di stoccaggio nazionale) provenienti dalla rete;

verificato che

il progetto, che comporta un investimento previsto di circa 100 milioni di Euro, insiste nelle vicinanze del centro abitato di San Benedetto del Tronto, nonché dell'autostrada A14 e della linea ferroviaria Ascoli – Porto d'Ascoli;

considerato che

l'iter autorizzativo prevede comunque competenze della Regione Marche, nonchè della Provincia di Ascoli Piceno e di altri organismi (ARPAM, Autorità di Bacino del fiume Tronto, Genio Civile);

considerato altresì che

la procedura di VIA prevede la possibilità per i soggetti singoli o associati portatori di interesse di presentare istanze, osservazioni o pareri, da rendere in forma scritta entro 60 giorni dalla pubblicazione di un apposito avviso sugli organi di stampa (art. 24, comma 4 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4);


accertato che

il summenzionato avviso al pubblico è stato pubblicato su due testate (Il Sole 24 Ore ed il Corriere Adriatico) in data 5 agosto 2010, per cui i summenzionati termini sono scaduti nei primi giorni dello scorso mese di ottobre;

ricordato che

anche ai fini della possibilità di espressione delle istanze, osservazioni e pareri di cui sopra, la procedura di VIA prevede che siano realizzati momenti di informazione alla cittadinanza interessata dai progetti sottoposti alla procedura stessa;

lette

le dichiarazioni alla stampa dell'Amministrazione comunale di San Benedetto che afferma di aver  comunicato al funzionario della Regione Marche responsabile del procedimento “la disponibilità di questa amministrazione a collaborazione all'organizzazione di una presentazione pubblica del progetto e del relativo S.I.A. (Studio d'Impatto Ambientale)” nonché che “in relazione alle date da Voi indicate, sarà nostra cura individuare, in base alle disponibilità, lo spazio pubblico più idoneo.”

interrogano il Presidente della Giunta regionale per conoscere

1- a che data risalga la comunicazione succitata da parte dell'Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto;
2- se il competente Servizio della Giunta regionale  abbia sollecitato l'Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto affinchè venisse organizzato un momento pubblico di presentazione del progetto in tempi utili alla formulazione delle istanze, osservazioni e pareri di cui sopra e, nel caso, con quali forme o atti ciò sia stato realizzato;
3- perchè la Regione non abbia comunque provveduto autonomamente, come peraltro avvenuto in passato in situazioni analoghe, a realizzare, nei tempi previsti dalla procedura, la presentazione pubblica del progetto;
4- se e come intenda la Giunta regionale intervenire a sanare i ritardi nell'informazione alla cittadinanza al fine di garantire quella partecipazione che la stessa procedura di VIA auspica e tutela. 

I Consiglieri regionali

Raffaele Bucciarelli

Massimo Binci

mercoledì 14 marzo 2012

Comunicato stampa. Il Presidente del Gruppo Federazione della Sinistra PdCI-PRC alla Regione Marche rilascia la seguente dichiarazione:

Più che esprimere disappunto occorre capire quali retroterra politici hanno fatto da basamento alle scelte della Provincia di Pesaro in merito alla sottoscrizione di quote azionarie dell'aeroporto di Rimini.
È da diversi anni, da quando Presidente era l'attuale Segretario Regionale del PD, che gli orientamenti di quel territorio sono stati rivolti a “Nord”, basta ricordare la “fuga” dei comuni del Montefeltro verso l'Emilia Romagna, fuga certo non contrastata da una politica amministrativa adeguata.
Del resto è lo stesso personaggio che ha imposto e continua ad imporre scelte politiche contro la storia del nostro territorio e contro le positive esperienze di molte amministrazioni di centro sinistra cambiandole con alleanze di centro.
Si parla di “Laboratorio Marche” e nei fatti si ragiona pensando ad altre regioni.
A quali altri disastri dovremo assistere prima che il PD nel suo insieme ricominci a praticare una sana politica, corregga gli errori commessi?


Ancona, 14 marzo 2012

Raffaele Bucciarelli

venerdì 9 marzo 2012

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE: protesi tossiche

L'Assemblea legislativa delle Marche

visto che

22 persone sottoposte ad intervento chirurgico per l'impianto di una protesi all'anca presso l'ospedale di Jesi saranno costrette a sottoporsi ad un ulteriore intervento  finalizzato alla sostituzione della protesi impiantata perché “tossica”;

considerato che

tale fatto provoca un costo alla sanità pubblica e determina un danno all'immagine della sanità marchigiana oltre a oggettivo danno morale e materiale di quanti hanno avuta impiantata una protesi pericolosa per la salute;

reputato che

l'impresa produttrice, la statunitense De Puy, è oggettivamente responsabile del difetto delle protesi fornite e quindi dei danni che hanno prodotto;

interroga la Giunta

per conoscere quali azioni intende intraprendere per ottenere, oltre al risarcimento dei costi economici passati e futuri, la tutela dell'immagine della sanità marchigiana e quello relativo ai danni morali e materiali provocati ai pazienti;

                                                                                                          il Consigliere Regionale
                                                                                                              Raffaele Bucciarelli