giovedì 22 gennaio 2015

Preoccupa quanto dichiarato dal Presidente della regione Molise




Frattura, ad un meeting con Presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, ha affermato che il Molise e l’Abruzzo sono più avanti rispetto alle Marche nel percorso della Macroregione Adriatico-Ionica. Spacca e il Partito Democratico, invece di portare avanti il teatrino sul terzo mandato e sui nomi dei candidati alla presidenza della regione, avrebbero dovuto interessarsi dei bisogni dei cittadini. Le Marche possono e devono acquisire un ruolo centrale nella costruzione della Macroregione, essendo anche la sede dell’Iniziativa Adriatico Ionica (IAN). Voglio augurarmi che, al di là dei proclami trionfalistici, ascoltati a più riprese, sul futuro delle Marche nella Macroregione, non ci si lasci sfuggire anche questa occasione.

Raffaele Bucciarelli
Consigliere regionale Marche 
Presidente del Gruppo Federazione della Sinistra-PdCI/PRC

Interrogazione a risposta scritta in merito al numero dei dirigenti dell’Agenzia Regionale per la Sanità





Il sottoscritto Consigliere Regionale

considerato
il momento di crisi economica che ha obbligato le regioni, e la regione Marche in particolare, ad effettuare tagli importanti di spesa e a contenere i costi nel settore sanitario;

visto
che negli ultimi anni il complesso della sanità marchigiana ha perso circa millecinquecento dipendenti e che i tagli lineari alle risorse hanno portato al blocco delle assunzioni e al ridimensionamento dei dirigenti in tutti gli enti regionali;

attestato
che con una delibera del 13 gennaio 2015 la Giunta Regionale ha attivato sette nuovi posti da dirigente (due farmacisti, quattro medici e un veterinario) presso l’Agenzia Regionale per la Sanità;

rilevato
che, da alcune indagini, risulta che a fronte di cinquantaquattro dipendenti dell’ARS ci siano ben trentacinque dirigenti (un dirigente per ogni dipendente e mezzo);

considerato
che le assunzioni comportano un aggravamento non irrilevante della spesa

interroga il Presidente della Giunta Regionale per conoscere

quali esigenze concrete hanno spinto all’assunzione di sette nuovi dirigenti;

se il rapporto tra il numero dei dirigenti e quello dei dipendenti dell’Agenzia Regionale per la Sanità sia realmente quello sopra indicato (trentacinque e cinquantaquattro) e quali sono le motivazioni che portano tale, almeno apparente, squilibrio tra dirigenti e dipendenti.


Ancona, 22 gennaio 2015 
Raffaele Bucciarelli