lunedì 24 giugno 2013

Interrogazione a risposta scritta in merito all'esposto presentato al Garante sulla situazione della scuola d'infanzia nelle Marche

Il sottoscritto Consigliere regionale

considerato che

le organizzazioni sindacali FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal delle Marche, nel ribadire l’importanza strategica della scuola d’infanzia pubblica nelle formazione dell’individuo e del cittadino, hanno consegnato al Garante per l’infanzia un esposto per denunciare la preoccupante situazione della scuola d’infanzia nella nostra regione;

verificato che

con i tagli 2008/2011, ed oggi il sostanziale blocco degli organici, è stato interrotto il processo di generalizzazione di questo settore che anche la Commissione Europea definisce “fondamentale” e che l’Europa si è posta l’obiettivo quantitativo che almeno il 95% dei bambini tra i 4 anni e l’età dell’inizio dell’obbligo scolastico deve essere inserito in strutture ECEC entro il 2020 e quello qualitativo di migliorare l’offerta mediante servizi ben integrati e fondati su una visione comune dell’ECEC;

valutato che

questo modello, oggi, viene messo pesantemente in discussione a causa del crescente numero di bambini per sezione, anche in presenza di bambini diversamente abili e in edifici spesso non a norma, dal diffondersi di sezioni antimeridiane e funzionanti con un solo insegnate, dal tempo della scuola ridotto a 25 ore settimanali con conseguenze sulla qualità del servizio che si riversano, in questo modo, sugli alunni;
riferito che

queste carenze hanno significato ad oggi l’assegnazione di ben 104 sezioni antimeridiane non richieste dalle famiglie ed un elevato numero di bambini per sezione superiore alle media nazionale e che rispetto all’inserimento degli anticipatari, cioè i bambini di due anni e mezzo, molte scuole sono nella impossibilità di soddisfare la crescente richiesta delle famiglie a causa delle sezioni troppo affollate e che nelle Marche si sono iscritti 2523 alunni in più in 6 anni nelle scuole d’infanzia statali ma sono state assegnate 84 sezioni e 272 posti in meno;

stabilito che

in alcuni comuni non è possibile assicurare la scuola dell’infanzia ai bambini di 3 anni e in questi casi le famiglie devono rivolgersi alle scuole private o restare in lista d’attesa e che gli edifici della scuola d’infanzia hanno una capienza sottodimensionata con impossibilità a riconoscere sezioni in più per mancanza di locali idonei;

concludendo che

le amministrazioni provinciali delle Marche hanno provato a diminuire il numero medio di bambini per sezione, aumentato il numero delle sezioni e il numero dei posti ma solo per costituire sezioni antimeridiane a scapito del tempo della scuola e della qualità e che l’assegnazione delle sezioni antimeridiane non corrisponde alla scelta delle famiglie che generalmente chiedono un tempo pieno;


interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere

·        come la Giunta intende operare affinchè venga garantito il tempo pieno a tutte le famiglie che lo hanno richiesto;
·        se è intenzione della Giunta regionale investire nella scuola d'infanzia e nella scuola pubblica, in generale, dal punto di vista della sicurezza e della qualità degli edifici scolastici, della stabilità degli organici di tutto il personale, docente e ATA, compresi gli insegnanti di sostegno per la metà con contratto a tempo determinato e messi dunque nella impossibilità di garantire la continuità, elemento prioritario per la qualità dell'intervento educativo.





                  Raffaele Bucciarelli

mercoledì 19 giugno 2013

Interrogazione urgente a risposta scritta su copertura posto vacante di una unità di personale medico presso l'Unità Operativa di Oncologia dell'Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi


Il sottoscritto Consigliere regionale

ricordato che

presso l'Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi opera una Unità Operativa di Oncologia che durante l'anno 2012 ha assistito 6000 persone in day ospitale, 4500 malati con prestazioni ambulatoriali e 350 come nuovi pazienti;

valutato che

questo è un servizio importantissimo che la Sanità regionale offre  a gran parte della Vallesina;

considerato che

dal mese di aprile scorso il personale medico in servizio è calato di un medico sui quattro previsti, cioè del 25%, e che la sostituzione sarebbe molto agevole essendo aperta fino a febbraio prossimo la apposita graduatoria del concorso ad hoc effettuato dalla Regione nel 2011;

informato

del fatto che presso l'Ospedale di Fabriano per lo stesso servizio sarebbero occupati sette  medici e nell'Ospedale di Senigallia quattro;


chiede di conoscere


·         con quali criteri viene assegnato il personale, medico in questo caso, all'interno delle Aree Vaste nella fattispecie la n. 2, ed i motivi di tale evidente disparità di trattamento;
·         se è intenzione della Giunta regionale, cosa che l'interrogante chiede, coprire il posto vacante previsto di un medico oncologo presso l'unità Ospedaliera di Oncologia di Jesi;
·         i tempi di tale copertura considerato che nel mese di febbraio 2014 andrà in scadenza la citata graduatoria.

Con preghiera di rispettare i tempi previsti dalle norme regionali.
                                                                                                                                                                                                                                                                  Raffaele Bucciarelli


sabato 15 giugno 2013

: Interrogazione a risposta orale urgente sull'utilizzo dei farmaci cannabinoidi e lo stato di applicazione della Legge regionale della l.r. 22 gennaio 2013, nr. 1

Il sottoscritto Consigliere regionale

premesso che

l'utilizzo dei farmaci cannabinoidi nella cura di specifiche e gravi patologie ha assunto nel corso del tempo una sempre maggiore attenzione in ambito medico ed una crescente diffusione;

considerato che

l'importazione dall'estero e la prescrizione di questi prodotti farmaceutici sono regolamentate da precise norme statali (tra cui il D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 ed il Decreto del Ministero della Salute del 18 aprile 2007) e che la regione Marche ha voluto disciplinarne dal punto di vista organizzativo l'utilizzo con l'approvazione della l.r. 22 gennaio 2013, nr. 1;

informato che

sussistono tuttora difficoltà per taluni pazienti, ancorchè sia comprovata l'inefficacia nei casi specifici degli altri farmaci disponibili, ad accedere al trattamento con i prodotti derivati dalla cannabis (come reso noto al sottoscritto da un paziente di cui, se richieste, si riserva di fornire le generalità)

interroga il Presidente della Giunta regionale

-        per conoscere quale sia lo stato di attuazione della l.r. n. 1/2013, con particolare riguardo all'emanazione da parte della Giunta e degli Enti del servizio sanitario regionale rispettivamente degli indirizzi e delle misure di cui all'articolo 5, finalizzati, tra l'altro, a promuovere la massima riduzione dei tempi di attesa;
-        per sapere se non si ritenga opportuno, ai fini di una più puntuale e completa attuazione dei principi e dei contenuti della legge medesima, prevedere una specifica attività formativa in materia di farmaci canabinoidi per il personale medico autorizzato, ai sensi della vigente normativa, a prescriverne l'utilizzo.

Ancona, 14 giugno

Raffaele Bucciarelli

venerdì 7 giugno 2013

Interrogazione a risposta orale urgente sulla situazione della ditta Indesit

Il sottoscritto Consigliere regionale
considerato che

sono trascorsi solamente quattro mesi dalla risposta avuta alla precedente interrogazione (del maggio 2012 reiterata il 17 novembre 2012) appunto sulla situazione occupazionale della Indesit e su ipotesi di trasferimento all'estero di alcune produzioni, nella quale venivano fornite rassicurazioni circa il termine del processo di ristrutturazione dell'azienda in questione con la chiusura dello stabilimento di None in Piemonte  e che non si prevedevano altri interventi ne negli stabilimenti marchigiani, ne su quelli campani;

considerato inoltre che

nella stessa risposta veniva affermato che ci sarebbe stata una internalizzazione negli stabilimenti marchigiani di alcune produzioni dismesse a None, Treviso e Bergamo fatto che aumentava la tranquillità circa il mantenimento dei livelli occupazionali non solo della nostra Regione ma anche per gli stabilimenti della regione Campania;

stante

le notizie di questi giorni circa il ricorso massiccio alla cassa integrazione guadagni, alla determinazione di più di millequattrocento esuberi oltre alla volontà di delocalizzare in altri Paesi parte della produzione attualmente svolta nelle Marche ed in Campania;


ricordato che

la Legge Regionale 07.07.2009 n. 15 la quale stabilisce “la revoca dei contributi regionali, con applicazione degli interessi legali” nei confronti delle aziende che procedono a delocalizzazione degli impianti produttivi, e che la Indesit S.p.A. ha ottenuto, a diverso titolo, contributi pubblici erogati in parte anche dalla Regione Marche, ultimo quasi 750.000 €;

interroga il Presidente della Giunta

in merito a quali iniziative intende assumere al fine di riportare i vertici aziendali alle dichiarazioni di pochi mesi fa circa il mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi, e come intende far rispettare gli impegni che la stessa Ditta ha assunto anche con le Organizzazioni Sindacali;

interroga inoltre il Presidente della Giunta

per sapere se la Regine ha concesso dei contributi  alla Indesit S.p.A. e a quali azioni vorrà intraprendere al fine di ottemperare a quanto previsto dalla Legge Regionale già richiamata.


Ancona, 07 giugno 2013




Raffaele Bucciarelli

Mozione intesa ad ottenere il ripristino dell' Ospedale "Maria Montessori" di Chiaravalle e l'istituzione di un tavolo di lavoro


: Interrogazione a risposta orale urgente sulla situazione della S.O.D. di Diabetologia Pediatrica dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona

Il sottoscritto Consigliere regionale
informato

che la S.O.D. di Diabetologia Pediatrica dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona operante presso l’Ospedale Salesi si trova ad affrontare sempre maggiori difficoltà nell’erogazione delle prestazioni all’utenza, legate alla grave carenza di personale medico ed infermieristico;

venuto a conoscenza
che presso la S.O.D. in oggetto, sono presenti attualmente due soli medici, di cui, nei fatti, uno soltanto svolge le funzioni di assistenza agli utenti e le attività mediche connesse alle patologie dei piccoli pazienti in carico alla S.O.D.;
considerato

che la Diabetologia Pediatrica di Ancona assiste una utenza proveniente dall’intero territorio regionale e che la stessa, fino al recente passato, era dotata di risorse umane adeguate ai bisogni provenienti dai territori. sia in termini di gestione ordinaria delle patologie conclamate che di situazioni di emergenza;
considerato altresì

che le patologie legate al diabete infantile sono, secondo tutti gli studi di settore, in aumento e che esse comportano, all’insorgere della malattia diabetica, i necessari interventi volti a stabilizzare la situazione del paziente, l’informazione alla famiglia sulla malattia, sul suo decorso, sulla gestione della terapia e delle eventuali criticità e, successivamente, la necessità di assistenza prolungata nel tempo del paziente, con visite di controllo ambulatoriali frequenti e a cadenza stabilita e che tutto questo viene oggi messo a repentaglio dall’attuale carenza di organico della S.O.D. (si parla addirittura di passare dalle 4 visite di controllo annue previste sino ad oggi a 2 visite all’anno) con tutti i conseguenti rischi per la salute dei piccoli utenti della medesima

interroga il presidente della Giunta regionale

per conoscere quali iniziative la Giunta intenda mettere in atto per ripristinare con la massima urgenza la funzionalità di un servizio già eccellenza del sistema sanitario regionale e meritevole di una particolare attenzione in virtù, in particolare, della tipologia di pazienti che vi si rivolgono e della esigenze di cui essi sono portatori.


Ancona, 07 giugno 2013


                                                                                                          Raffaele Bucciarelli


Interrogazione a risposta orale urgente su Determina del Direttore Generale ASUR n. 331/ASURDG del 24.04.2013

Interrogazione a risposta orale urgente su Determina del Direttore Generale ASUR n. 331/ASURDG del 24.04.2013 relativa alla “Ripartizione delle risorse derivanti dalla quota sociale del budget anno 2013 per i Dipartimenti per le Dipendenze patologiche presso l'ASUR”.





Il sottoscritto Consigliere regionale

vista

la Determina del Direttore Generale ASUR n. 331/ASURDG del 24.04.2013 relativa alla “Ripartizione delle risorse derivanti dalla quota sociale del budget anno 2013 per i Dipartimenti per le Dipendenze patologiche presso l'ASUR”;

considerata

la grande importanza delle iniziative che i Distretti organizzano in questo settore di vitale rilevanza per le giovani generazioni e la nota crisi economica che non solo non permette l'aumento della disponibilità economica ma, visti gli atti, provoca un taglio di quasi il 30% a chi non si attiene scrupolosamente ai dettati della Determina in questione;

ricordato

infine che in altri settori (vedi Decreti: 705/CTC del 27.12.2012, 721/CTC del 28.12.2012) si continuano a spendere centinaia di migliaia di euro in contributi a pioggia per iniziative che non sembrano avere le stesse valenze educative;
chiede di conoscere

·         se i parametri evidenziati per la distribuzione dei fondi sono stati discussi, concordati e condivisi con gli operatori dei territori oppure rappresentano semplici “direttive dal centro”;
·         con quali criteri si sono effettuate modifiche anche sostanziali sull'assegnazione dei fondi tra un Distretto e l'altro;
·         se non ritiene utile una diversa e più significativa assegnazione di risorse finalizzate al settore giovanile in particolare, da decidere collegialmente in Giunta.


Ancona, 06 giugno 2013

                                                                                                          Raffaele Bucciarelli

giovedì 6 giugno 2013

IN RISPOSTA ALLE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE LUCCHETTI:



In merito a quanto affermato dall’ Assessore Lucchetti, voglio ricordare che non più di sei mesi fa, in merito alla situazione alla Indesit, egli rispose che era tutto tranquillo. Oggi, secondo lui e temo secondo anche tutta la maggioranza, chi racconta le cose come stanno è uno sciacallo.
A chi chiede di essere uniti oggi di fronte a un dramma come quello della Indesit, io rispondo che non si può stare con chi ha lucrato sul patrimonio culturale e umano del territorio e sulle finanze pubbliche. Bisogna scegliere da che parte stare.
Sono anni, con la scusa del bisogno dell’unità e della crisi, che i lavoratori sono in ginocchio e il governo continua a fare il bello e il cattivo tempo.
Invito Lucchetti a fare l’assessore e anziché insultare il sottoscritto e chi la pensa come me, e sono tanti, farebbe bene ad intervenire presso il governo nazionale e chiedere una politica industriale adeguata.
Farebbe bene a domandare ai proprietari della Indesit se quello che sta facendo l’amministratore delegato è il lavoro sporco che loro non hanno voluto fare e soprattutto se intendono rimanere titolari dell’azienda o cederla, lasciando gli operai in balia del governo che concederà una cassa integrazione per alcuni anni.
Su questo mi aspetto risposte da Lucchetti, poi vedremo chi è lo sciacallo, se chi ha guadagnato e lucrato su tante donne e uomini marchigiani e oggi li abbandona, oppure chi chiede all’assessore di onorare il proprio ruolo e di schierarsi a difesa dei più deboli.

Il consigliere regionale

Raffaele Bucciarelli

mercoledì 5 giugno 2013

Comunicato stampa. Il piano industriale presentato ai Sindacati dalla Indesit Company

Il piano industriale presentato ai Sindacati dalla Indesit Company, definito pomposamente dall'azienda “Piano di salvaguardia e razionalizzazione dell'assetto in Italia”, che prevede un taglio di 1.425 posti di lavoro sul territorio nazionale, di cui 480 unità per gli stabilimenti di Fabriano e  230 unità per quello di Comunanza, rappresenta l'ennesimo contributo della nostra “migliore imprenditoria” alla deindustrializzazione e alla desertificazione produttiva del territorio marchigiano.
Finalmente il re è nudo e lor signori ammettono, anzi per la verità rivendicano come un proprio diritto, la scelta di delocalizzare all'estero, in paesi dove è più facile speculare sulla manodopera e risparmiare sul costo del lavoro,  intere linee di produzione. E rivendicano (gli stessi che sono nati, cresciuti ed ingrassati grazie anche alle politiche nazionali e regionali che nei decenni hanno distribuito una imponente mole di risorse economiche e benefit vari alle imprese) il diritto di scaricare sulla collettività i costi di queste operazioni, ponendo a carico del sistema degli ammortizzatori sociali le centinaia di esuberi annunciati. E magari continuando a beneficiare, per vie diverse e spesso poco trasparenti, di finanziamenti pubblici, siano essi regionali o statali. Insomma la politica dei nostri “illuminati” industriali è sempre la stessa: privatizzare gli utili e socializzare le perdite.
A fronte di questa situazione, drammatica per centinaia di famiglie e per intere comunità, sembrano insufficienti le risposte che provengono dalla Giunta regionale: timida appare infatti la richiesta di un incontro alla proprietà avanzata dall'Assessore al Lavoro e del tutto inadeguata a fronteggiare questo tipo di emergenze la stessa Giunta regionale anche dopo il “riassetto”  fortemente voluto dal Presidente Spacca medesimo.
E' oramai invece indispensabile ed urgente elaborare un progetto - in strettissima collaborazione con le Amministrazioni locali, con le Organizzazioni Sindacali, con le associazioni datoriali, con le realtà organizzate dei cittadini - che disegni un nuovo modello di sviluppo per i nostri territori, che possa “liberarli” dalla onnipresenza e dall'egemonia di questi grandi gruppi industriali che hanno dimostrato spesso di essere capaci solo di spremerne le migliori risorse, stravolgendone persino le radici storiche e le identità culturali, salvo poi abbandonarli al proprio destino al primo manifestarsi di difficoltà o al presentarsi di opportunità di realizzare altrove maggiori guadagni.



Raffaele Bucciarelli

martedì 4 giugno 2013

COMUNICATO STAMPA La controriforma sanitaria della giunta Spacca

La controriforma sanitaria della giunta Spacca trova, giustamente,nei territori la mobilitazione dei cittadini e della società a difesa dei presidi della salute pubblica. Questa mobilitazione è ricca di proposte e di iniziativa . Quella consultazione popolare , il necessario confronto con le istituzioni locali, la verifica dei bisogni dei territori e dell’efficacia del sistema che avrebbe dovuto essere l’azione propedeutica ad ogni nuova proposta organizzativa , ora i cittadini se la stanno riprendendo con la partecipazione attiva. Così a Fossombrone, come prima a Cagli e adesso ovunque nella regione. Proprio sabato scorso a Chiaravalle c’è stata un’affollata manifestazione a testimonianza che nella bassa vallesina il presidio ospedaliero “Maria Montessori”, è per i cittadini garanzia di buona sanità e , come i dati testimoniano, di efficacia e di eccellenza. Non solo, la sua specificità, di unico presidio sanitario in area Aerca (area ad elevato rischio ambientale) , ne richiederebbe il rafforzamento e una più mirata progettualità. In questo contesto compito di chi rappresenta i cittadini in consiglio regionale è quello dell’ascolto , della partecipazione, del farsi strumento per portare in consiglio regionale quelle esigenze , quella proposta e quella discussione. Il fatto che i comitati abbiano elaborato una proposta da sottoporre alla discussione del consiglio regionale e che le forze politiche del territorio sollecitino l’incontro con i consiglieri regionali eletti nella provincia , è di grande importanza , in questo senso la mia disponibilità a partecipare a questo confronto , a portare il mio contributo e il mio impegno è totale , mi auguro che diventi comune a molti.