martedì 12 luglio 2011

Rigassificatore Api: l'intervento di Raffaele Bucciarelli nell'Assemblea legislativa delle Marche.

Intervento di Raffaele Bucciarelli, Presidente del Gruppo consiliare regionale Federazione della Sinistra (PdCI-PRC), in occasione della seduta dell’Assemblea legislativa delle Marche del 6 luglio 2011 sul rigassificatore Api.

Questa mattina ci troviamo a discutere un tema importantissimo per la nostra regione, sia sul piano economico, sia sul piano sociale, ambientale, però poi l'agenda non viene dettata da noi, dalle nostre esigenze, dalle esigenze del territorio. Ci sono cioè delle scadenze imposte da altri che ci obbligherebbero, oggi, ad esprimere un parere.
Noi Comunisti abbiamo votato contro la proposta nella seduta dell'Assemblea legislativa del 17 maggio e a tutt'oggi non riusciamo veramente a comprendere le motivazioni per cui dovremmo cambiare idea. Cosa è accaduto di nuovo, se non cose che noi tutti sappiamo, maggioranza e minoranza, Governo e Consiglio? Tutti infatti sappiamo che continuare con questo tipo di sviluppo non è più possibile. Lo sappiamo tutti! (applausi)
Non è più possibile su un piano occupazionale perché i nostri giovani, seppure per motivi le cui responsabilità non ricadono sull'Assemblea legislativa, non trovano lavoro, la disoccupazione cresce. I disastri ambientali ci stanno raccontando tutti i giorni che è ora di cambiare.
Ma sopratutto è indegno e disonesto mettere in contraddizione due diritti, il diritto alla vita e il diritto al lavoro. (applausi). Non è più possibile! Non è più possibile!

mercoledì 6 luglio 2011

Ferrovie: come sempre, a pagare sono i lavoratori.

E, come sempre, a pagare sono i lavoratori. Mi riferisco, in questo caso, alle imprese degli appalti di pulizia delle ferrovie che, come pacchi, in occasione delle gare, passano da impresa a impresa ed ogni volta vedono messe in discussione le spettanze maturate con l'impresa cessante e spesso devono lottare con quella subentrante sui numeri delle assunzioni, i livelli contrattuali, gli orari ed i carichi di lavoro.
E queste situazioni si verificano puntualmente ad ogni rinnovo degli affidamenti nella totale assenza e nell'indifferenza assoluta dei dirigenti locali e nazionali delle aziende del gruppo Ferrovie dello Stato che non esercitano minimamente il ruolo di controllo e garanzia chi in qualità di committenti potrebbero, anzi dovrebbero, realizzare.
Anche ad Ancona e nelle Marche è accaduto e sta accadendo questo, e qui all'indifferenza dei dirigenti delle Ferrovie si assomma quella delle istituzioni regionali, della Giunta in particolare, che a fronte delle segnalazioni delle difficoltà di cui sopra da parte delle organizzazioni sindacali e ad uno stato di agitazione delle maestranze non trovano di meglio che scrivere paradossalmente una lettera per lamentarsi dei treni sporchi.
La nostra solidarietà a questi lavoratori, vittime delle privatizzazioni e dello spezzatino delle FS realizzato negli anni passati, è doverosa e sarà accompagnata da una richiesta di portare la questione alla discussione della competente commissione dell'Assemblea legislativa regionale che convochi tutte le parti in causa per cercare di giungere ad una soluzione che garantisca ai dipendenti delle ditte degli appalti ferroviari le spettanze maturate ed una prospettiva lavorativa più serena e certa.

Raffaele Bucciarelli
Presidente del Gruppo consiliare regionale

Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)