venerdì 27 settembre 2013

Regione Marche: Il PD ora apre ai Comunisti. Il commento di Favia e la risposta di Bucciarelli


Il Presidente della “Federazione della Sinistra” Bucciarelli dichiara:

“Il comportamento dei Comunisti e, quindi, anche il mio è sempre teso a risolvere problemi a favore esclusivo dei cittadini anche polemizzando, ma soprattutto cercando alleanze. Temo, è una mia umile opinione, che all'On. Favia, che ha cambiato ben cinque partiti nella sua breve storia politica, questo concetto non gli appartenga, né lo conosca..
Mi chiedo, invece, vista la celerità ed unicità del suo intervento, se egli tema per il suo prestigioso incarico di Segretario dell'Assessora, ottenuto ovviamente per forte volontà popolare, oppure sia l'eco della voce-padrona. In ogni caso e per fare un po' di ironia, il binomio Spacca-Favia, cioè Spacca-via, “voce del verbo andare”può essere molto utile per i marchigiani.” 











Disparità di tempi tra sevizio sanitario pubblico e privato. Il caso del piccolo Adem



Rassegna Stampa riguardo la PETIZIONE POPOLARE CONTRO I NUOVI TICKETS E I TAGLI ALLA SANITA' MARCHIGIANA




giovedì 26 settembre 2013

RIFORMA SANITARIA NELLE MARCHE, BUCCIARELLI “LA STANNO PRESENTANDO COME IL MIGLIOR PIATTO POSSIBILE, MA E’ UNA POLPETTA AVVELLENATA”



Il gruppo consiliare regionale Federazione della Sinistra, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista lanciano una petizione popolare contro i nuovi tickets e i tagli alla sanità marchigiana. Una iniziativa presentata oggi, in conferenza stampa ad Ancona, dal Capogruppo Raffaele Bucciarelli e dai due segretari regionali Maurizio Belligoni (PRC) e Fosco Giannini (PdCI). “La nostra petizione ha un obiettivo preciso – dichiara il Pres. Bucciarelli- far prendere coscienza tutti i marchigiani che li stanno imbrogliando! Non è vero che i tagli non potevano essere evitati, inoltre si ostinano a chiamare “riforma” una serie di scelte che riforma non è e che hanno come sola conseguenza quella di ridurre il servizio pubblico e indirizzare tutti verso la sanità privata. Hanno umiliato sindaci e territori, molti di loro sono stati inascoltati o ignorati, oltre all’arroganza non c’è nemmeno il rispetto per il cittadino”. Secondo Belligoni “Sulla sanità la giunta evita sistematicamente il confronto in consiglio regionale, delibera dopo delibera. Quello che si sta compiendo non è un riordino con l’obiettivo di garantire la sanità, ma solo quello di far quadrare i conti. Sollecitiamo quindi tutti marchigiani a partecipare ai nostri gazebo, banchetti e presidi da qui ai prossimi giorni”. Prosegue Giannini “Le gravi condizioni economiche della nostra regione vedono interi settori produttivi in crisi. È fortemente calato il potere di acquisto delle famiglie, costrette a grandi sacrifici per mantenere i livelli di vita accettabili. In particolare gli anziani, che rappresentano grande parte della popolazione delle Marche, sono, insieme ai disabili, i più penalizzati per i tagli all’assistenza sociale e sanitaria. La crisi sociale è profonda ed è seriamente messa in discussione la possibilità di curarsi e di condurre una vita dignitosa, per questo abbiamo deciso di lanciare una petizione popolare contro i tagli alla sanità marchigiana”. 
Intanto prosegue l’impegno a fare chiarezza sull’insorgenza di neuroblastoma pediatrico da parte di Bucciarelli, primo tra tutti i consiglieri a porre l’attenzione sulla vicenda. Il consigliere ha presentato proprio oggi una nuova interrogazione sul tema che presenta il caso del piccolo Adem, tre anni, affetto da neuroblastoma. Adem ha bisogno urgente di riabilitazione psicomotoria ma è in lista di attesa dal mese di maggio presso la struttura dell'Istituto Beniamini di Senigallia, dove gli addetti avrebbero comunicato alla famiglia che, se svolta in forma privata, cioè a pagamento (costo previsto circa 2.300 euro per 40 sedute) il trattamento sarebbe subito disponibile. “La vicenda del neuroblastoma- spiega Bucciarelli- è  solo la punta di un iceberg delle contraddizioni presenti all’interno della sanità marchigiana. Proprio in queste stesse ore la maggioranza sta presentando il riordino sanitario come il migliore dei piatti possibili ma non è altro che una polpetta avvelenata per tutti i marchigiani”. 
Raffaele Bucciarelli

Interventi in aula, seduta 24 settembre 2013


Proposta di deliberazione n. 28 ad iniziativa della Giunta regionale “Referendum abrogativo delle disposizioni di cui all'articolo 1, commi 2, 3, 4, 5 e 5 bis della legge 14 settembre 2011, n. 148 e dei decreti legislativi n. 155 e 156 del 7 settembre 2012”.

Proposta di legge n. 292/13 Iniziative regionali per il rilancio della città di "Ancona Capoluogo".

: Interrogazione a risposta scritta su disparità di tempi tra il sevizio pubblico e quello privato (cioè a pagamento) su riabilitazione post operatoria

Il sottoscritto Consigliere regionale
venuto a conoscenza che
 
il Sig. Rouf Hamzaoui, residente in Senigallia ha dovuto a operare il proprio figlio Adem di tre anni, affetto da neuroblastoma, in una clinica di Parigi;
               visto che
 l'operazione chirurgica ha avuto successo e che il bambino, come dichiarato dal padre, tra le altre cure, ha bisogno urgente di riabilitazione psicomotoria, che per tale cura è in lista di attesa dal mese di maggio presso la struttura dell'Istituto Beniamini di Senigallia, ove gli addetti avrebbero detto che, se svolta in forma privata, cioè a pagamento (costo previsto circa 2300 euro per 40 sedute) il trattamento potrebbe iniziare subito;
               considerato inoltre che
 l'80% delle spese sostenute dal Signor Hamzaoui sono riconosciute dal S.S.N. e che il restante 20% è stato riconosciuto come rimborsabile dal Servizio regionale ma che, fino ad ora, nulla è stato liquidato;
               visto che
 la famiglia deve pagare in Francia il costo relativo ad alcune analisi effettuate e che senza la relativa  risposta i medici dell'Ospedale pediatrico “Salesi”, ove il bimbo è ora in cura, non sarebbero in grado di proporre le cure più appropriate;

chiede di conoscere
 Se è intenzione dell'Assessorato intervenire al fine di garantire immediatamente al piccolo Adem la terapia di psicomotricità indispensabile non solo al recupero ma anche per evitare probabili danni non recuperabili per la sua crescita;
quale giudizio dà l'Assessore sul fatto che per un sevizio se erogato dal pubblico si debba allungare la lista di attesa, se invece si chiede in forma privata, cioè pagando, lo stesso verrebbe erogato subito;
i tempi necessari per rimborsare alla famiglia il 20% dei costi sostenute al fine di metterla nelle condizioni migliori per far curare il proprio figlio
 
Ancona, 24 settembre 2013
 
Raffaele Bucciarelli

giovedì 19 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA DEL 19.09.2013 Replica

Mi viene il dubbio che l'Assessore Mezzolani, o chi per lui si occupa della lettura dei comunicati stampa e della stesura delle repliche, abbia qualche problema con la lingua italiana o, peggio, voglia distogliere l'attenzione da una realtà facilmente verificabile, agitando lo spettro dello “sciacallo politico” a questo fine e insultando chi tenta solo di fare il proprio dovere di Consigliere regionale.
Se non è vero ciò che ho detto in merito al “transitare” negli studi di certi primari, pagando profumatamente, per superare le liste di attesa o sul fatto che i tempi per eseguire esami o avere accesso a prestazioni si accorciano notevolmente quando il cittadino li richiede a pagamento, Mezzolani lo dimostri. Ne ha tutti i mezzi e, secondo me anche il dovere. Così come ha il dovere di non procrastinare all'infinito le risposte a certe mie interrogazioni impegnate proprio a difendere gli operatori della sanità ed i loro diritti.
E' l'Assessore e non certamente il sottoscritto che tenta di fare di ogni erba un fascio, alzando il polverone intorno ad una vicenda per lui tanto più spinosa perchè investe un professionista molto vicino al suo partito per il quale ha ricoperto in passato anche incarichi pubblici.
Questo sì che è un vero insulto alla correttezza e alla professionalità di tantissimi, la stragrande maggioranza, addetti della sanità marchigiana che operano con onestà e competenza nelle strutture pubbliche con le mille difficoltà procurate loro dai tagli del Governo nazionale e dalla miopia, a volte accompagnata da forme severe di strabismo, della Giunta regionale.
E' comunque singolare il comportamento di certi Assessori regionali che, chiamati a rispondere del loro operato, sanno solo insultare. Una domanda sorge spontanea: è solo maleducazione o, piuttosto, estrema debolezza?



Raffaele Bucciarelli

Altro che sanità virtuosa!

L'arresto del Primario di Pediatria degli Ospedali di Pesaro e Fano, aldilà del merito della specifica vicenda che sarà affrontato nelle opportune sedi giudiziarie, getta un'ombra sull'intera sanità regionale. E' evidente infatti che comportamenti simili a quelli di cui viene accusato il medico in questione, non possono non ripercuotersi sulle attività delle strutture ospedaliere e sulla loro organizzazione. E' infatti purtroppo noto, e frequentemente sperimentato dai cittadini, come per l'accesso a determinate strutture e prestazioni sia indispensabile “transitare” dallo studio privato di certi primari, passaggio che garantisce il superamento delle liste di attesa, spesso aldilà dell'urgenza della prestazione. O come determinati interventi chirurgici e attività diagnostiche per cui in regime di convenzione si devono attendere mesi e mesi, siano perfettamente fattibili nel giro di poche settimane o addirittura poche giorni nelle medesime strutture se effettuati a pagamento (le cosiddette attività “intramoenia”).  E' una stortura che piega l'intero sistema dell'organizzazione sanitaria regionale e crea una ingiustizia profonda tra cittadini, costringendo inoltre questi ultimi spesso a rivolgersi fuori dal territorio regionale per ottenere gratuitamente quelle prestazioni a cui nelle Marche non avrebbero accesso se non dopo attese interminabili e creando quindi  un aggravio dei costi della sanità regionale, tenuta  a rimborsare alle strutture extraregionali l'importo delle prestazioni rese. Ora al danno creato da questa spesso spropositata attività professionale intramuraria, si aggiunge la beffa del mancato versamento alla struttura di riferimento delle cifre di sua spettanza. Sarà un caso singolo o forse sarebbe bene che l'Assessore regionale e i vertici dell'ASUR approfondissero l'intera questione?

                                                    

                                                   Raffaele Bucciarelli

Interrogazione a risposta orale urgente in merito all'insorgenza di casi di neuroblastoma pediatrico in una ristretta area del territorio regionale

Il sottoscritto Consigliere regionale:

accertato che

sull'intero territorio nazionale vengono diagnosticati circa 120 casi/anno di neuroblastoma pediatrico, con una incidenza complessiva di 8-10 casi/anno per milione di bambini fino a 15 anni di età, con una diffusione poco comune in bambini di età superiore ai 10 anni (fonte Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro);

atteso che

nell'arco temporale di un anno, nei soli comuni di Appignano, Montecassiano e Recanati, tra loro contigui, sono stati diagnosticati 3 casi di neuroblastoma pediatrico, dei quali purtroppo due deceduti nel corso dell'anno 2012;

informato che

il Sindaco di Appignano avrebbe inoltrato all'ARPAM una specifica richiesta di indagine in merito alla questione

interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere

1- se i numero dei casi di neuroblastoma pediatrico accertati nel territorio sopraccitato non sia eccessivo rispetto ai dati statistici relativi alla diffusione di questo specifico tumore;
2- se esista una dato aggiornato sulla diffusione del neuroblastoma pediatrico sull'intero territorio regionale e, nel caso,  a quanti casi/anno questa ammonti;
3- quali esiti abbia avuto la richiesta avanzata all'ARPAM dal Sindaco di Appignano;
4- nel caso in cui la diffusione di questa patologia, sull'intero territorio regionale o su aree particolari e circoscritte quali quella succitata, risultasse eccessiva rispetto al dato statistico nazionale quali interventi la Regione intenda realizzare per monitorare e, se possibile, prevenire questi eventi.


                                                                                                  Raffaele Bucciarelli

giovedì 12 settembre 2013

Centrali a biogas, cosa fa la Regione: controlla come dovrebbe o fa lo scaricabarile ?


Risale solo a pochi giorni fa la mia interrogazione sulla mancata stipula, nei tempi prescritti, della polizza fideiussoria da parte dell'impresa che gestisce la centrale a biogas di Agugliano (polizza accesa solo in data 26 luglio 2013 ad oltre un anno dall’autorizzazione e dopo che il Comune di Agugliano aveva richiesto alla Regione e all'impresa la relativa documentazione), quando, l'altro ieri, mi è stata inviata per conoscenza copia di una lettera inviata dal funzionario responsabile dei procedimenti autorizzativi al Comune di Camerata Picena. In questa lettera il funzionario (che ha da qualche mese sostituito i colleghi rimossi dall'incarico a seguito delle note vicende giudiziarie che hanno interessato la questione “biogas” nelle Marche), facendo seguito alla mia interrogazione n. 1306 in merito alla realizzazione della centrale a biogas di Camerata Picena chiede testualmente al Comune “se prima della sentenza del TAR n. 559/2013....la ditta era in possesso di tutti i requisiti (certificati, collaudi, nullaosta, fidejussioni, ecc.) necessari all'entrata in esercizio della stessa”. Cioè chiede al Comune tutta una serie di atti che la ditta avrebbe dovuto depositare non in Comune bensì presso gli uffici della Regione, ente che  rilascia l'autorizzazione unica per la realizzazione  dell'impianto, definisce le relative prescrizioni e che è pertanto tenuto al controllo sull'intero procedimento.
A quanto pare esisterebbe il rischio, oggettivamente concreto, che l’impianto abbia in questi mesi operato, prodotto e venduto energia elettrica, senza possedere i requisiti che la normativa prescrive alcuni dei quali, come ad esempio il certificato di prevenzione incendi, vengono richiesti a tutela della pubblica incolumità.
Il fatto mi sembra di una gravità inaudita e sarà mia premura portarlo, insieme all'altra vicenda che interessa l'impianto di Agugliano, all'attenzione della Commissione d'inchiesta del Consiglio regionale sulle centrali a biomasse e biogas, dove solleciterò una immediata verifica n merito alla situazione complessiva di tutti gli impianti sinora autorizzati ed entrati in esercizio.
Comunque è proprio il caso di dire: in che mani sono i marchigiani!

                                                             
                                                                  Raffaele Bucciarelli  



n.b. La sentenza del TAR n.559/2013, accogliendo il ricorso presentato dal Comune di Camerata Picena, ha annullato gli atti con cui la centrale era stata autorizzata. 

martedì 10 settembre 2013

Intervento in aula

Seduta del 10/09/2013

Discussione della Proposta di legge n. 222 (ad iniziativa dei consiglieri Bucciarelli, Sciapichetti, Traversini) “Modifiche alla legge regionale 14 gennaio 1997, n.9 “Istituzione dell'agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (ASSAM). Soppressione dell'Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche (ESAM). Istituzione della Consulta economica e della programmazione nel settore agroalimentare (CEPA)”.

Tagliare i fondi per anziani e disabili e vergognoso!

La Giunta regionale non si limita solo a tagliare i servizi sanitari ai marchigiani, chiamando queste misure “Riforma sanitaria”, ma colpisce con due provvedimenti estivi la parte più debole della popolazione, caricando sui Comuni oneri per essi non sostenibili.
            Contro le norme nazionali sono stati tagliati i fondi previsti per i Centri diurni per anziani  non autosufficienti, e per i Centri diurni per disabili gravi.
            I Sindaci non potranno intervenire e gli utenti, cioè i più deboli, in questo caso, dovranno subire certamente forti tagli a questi servizi che per loro sono indispensabili!!!
            Così Spacca sta modificando, peggiorandola, la qualità della vita nelle Marche, nel silenzio generale del PD e dei suoi Consiglieri regionali che, più realisti del re, approvano di tutto e di più. Salvo poi, sui territori continuare a promettere cose irrealizzabili.



                                                                                                          Raffaele Bucciarelli 

Mozione sulla possibilità, per i pazienti affetti da patologie non altrimenti curabili, di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina

L'Assemblea legislativa delle Marche

considerato che
·         i malati affetti in Italia di patologie neurodegenerative rare sono decine di migliaia;
·         i primi esiti della terapia effettuata sperimentalmente presso gi Ospedali Riunti di Brescia con cellule staminali prodotte secondo la metodica della “Stamina Foundation Onlus”, sui pazienti affetti dalle suddette patologie non altrimenti curabili sulla base delle attuali conoscenze ed evidenze scientifiche, risultano essere genralmente positivi ed incoraggiano la prosecuzione della stesa sperimentazione;
·         la sperimentazione in atto coinvolge soltanto 40 pazienti, sulla base di un'apposita convenzione con il Ministro della salute volta ad assicurare agli stessi “cure compassionevoli”, mentre migliaia di soggetti chiedono di poter accedere allo stesso trattamento e, tra questi, oltre 100 sono in lista di attesa avendo ottenuto il via libera alla richiesta della cura da parte della Magistratura;
·         nessuna, tra le famiglie dei pazienti attualmente in trattamento, è stata mai ascoltata in audizione parlamentare dalle Commissioni Sanità di Camera e Senato in merito ai miglioramenti conseguiti, comprovati anche da documentazione medica;
·         nelle Marche centinaia di persone affette da malattie incurabili hanno già richiesto di poter accedere al metodo Stamina, ma solo 4 di loro sono in terapia e Brescia, mentre altri 8 sono in lista di attesa (coi tempi prevedibili dal 6 ai 18 mesi), avendo vinto il ricorso giudiziario;
·         attualmente ci sono centinani di bambini in pericolo di vita che potrebbero migliorare le loro condizioni accedendo a tale metodica;
·         tutte le persone che fanno la terapia richiesta non hanno cure alternative in quanto affette da patologie con progressioni degenerative con esito mortale;
·         non può esistere disparità di trattamento tra gli individui sulla base dei principi universali di eguaglianza e di diritto alla salute stabiliti dagli artt. 2,3 e 32 della Costituzione:
Invita

il Governo nazionale ed in particolare il Ministro della Salute ad attivarsi ulteriormente e in tempi brevissimi, nella ricerca di soluzioni che possano garantire a tutti coloro che ne facciano richiesta, parallelamente alla sperimentazione scientifica e ai Decreti Legge, la possibilità di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina sotto la responsabilità de richiedente, del medico prescrittore e del Direttore del laboratorio di produzione della predetta metodica, poiché l'alternativa attuale per le persone richiedenti è solo quella di un esito infausto del decorso della malattia.



                                                                                                Raffaele Bucciarelli


giovedì 5 settembre 2013

No alla guerra!


Ricostruire il movimento contro la guerra, fermare l'aggressione USA

Ancona, giovedì 12 settembre, presso la Sala ANPI in via Palestro 6: 
"Ricostruire il movimento contro la guerra, fermare l'aggressione USA"

Siria, No alla  guerra!

I Comunisti Italiani con la Siria che resiste all'imperialismo

 La Siria è sotto attacco, la libertà e la vita del popolo siriano è minacciata dalla guerra imperialista.
Da anni gruppi armati legati al terrorismo islamico - finanziati e sostenuti da Stati Uniti, Israele, Gran Bretagna e Francia, oltre che dall'Arabia Saudita, dal Qatar e dalla Turchia - compiono attentati e combattono una guerra civile in Siria, repubblica laica e multiculturale (dove convivono tutte le etnie e tutte le religioni), nata dalla lotta per l'indipendenza contro il colonialismo francese.
Ora che il progetto di destabilizzare il Medio Oriente con finte rivoluzioni è fallito a causa della crisi egiziana, gli Stati Uniti del "nobel per la pace" Obama, la Francia del "socialdemocratico" Hollande, la Turchia del fascista Erdogan e lo stato sionista di Israele - la Gran Bretagna conservatrice, a differenza di quella new labor di Tony Blair, è stata momentaneamente bloccata dal voto parlamentare -, decidono di bombardare la Siria e di iniziare un conflitto che punta dritto all'aggressione militare dell'Iran ed allo scontro con Russia e Cina (c.d. BRICS).
Il pretesto, tanto fasullo da essere preso per buono solo dai mass media italiani, è la stessa menzogna che ha portato alla tragica guerra contro l'Iraq, le armi di distruzione di massa, le armi chimiche. Fonti attendibili, tuttavia, hanno già dimostrato che il gas nervino è stato usato per errore (o meglio per orrore) dai ribelli, e non dall'esercito siriano. Non possiamo inoltre tacere un fatto storico: dall'ultimo conflitto mondiale l'unico stato ad aver usato armi atomiche e chimiche contro civili inermi sono proprio gli Stati Uniti d'America.
Dopo la Jugoslavia, l'Afghanistan, l'Iraq, la Libia, è arrivato il momento della Siria. E' la realizzazione di un disegno imperialista al quale partecipano, concorrendo tra loro, Stati Uniti (con l'alleato israeliano), Regno Unito e Francia, mentre gli alleati Arabia Saudita e Turchia competono per l'egemonia nel mondo islamico. Siamo certi che questa guerra non solo incendierà l'intero Medio Oriente, ma rischia di degenerare in un nuovo conflitto mondiale!
Il coinvolgimento dell'Italia, inoltre, è più che probabile, considerata la vicinanza geografica e la subordinazione del governo agli Stati Uniti. Tale coinvolgimento si tradurrebbe nella possibilità di attacchi terroristici e comporterebbe nuovi e ancor più pesanti sacrifici economici per i lavoratori, i finanziatori involontari di guerre utili a far arricchire gli stessi speculatori a capo della catena di sfruttamento capitalista.
Per questo i Comunisti Italiani sono in prima linea per la costruzione di un fronte ampio ed unitario per la pace e contro la guerra; sono al fianco dei popoli che, come quello siriano oggi, resistono all'imperialismo ed al terrorismo islamico; sono per l'uscita dell'Italia dalla NATO e per la chiusura di tutte le basi americane sul territorio nazionale (NO Dal Molin, NO Muos), per il ritiro immediato dei militari italiani da ogni missione internazionale, per la riduzione delle spese militari da convertire in investimenti sociali (istruzione, sanità, previdenza ed assistenza).
I Comunisti Italiani, da sempre, dalla loro costituzione in Partito nei primi anni del secolo scorso, sono in prima linea per la costruzione di un'Italia, un'Europa ed un Mediterraneo di Pace e Lavoro!    



                                                                                         PdCI - Comitato Regionale delle Marche

Una piattaforma logistica del Centro Italia in materia di trasporti e infrastrutture, la proposta di Bucciarelli alla Giunta regionale

La Regione marche è attualmente socio di maggioranza di Aerdorica spa e attraverso SVIM (Sviluppa Marche spa) anche di Interoporto Marche, nonché componente del Comitato dell’Autorità Portuale di Ancona. Il nostro territorio ha l’opportunità di candidare al co-finanziamento offerto dai bandi della Unione Europea un progetto volto a proporre una “cabina di regia” del sistema infrastrutture logistiche delle Marche (porto, aeroporto, interporto) e dell’Umbria, in virtù del Protocollo d’Intesa sottoscritto ad ottobre 2012.
“L’Italia intermodale è in larghissima parte concentrata al nord –spiega il consigliere regionale Raffaele Bucciarelli (PdCI-PRC)- dove c’è una forte sinergia tra infrastrutture e servizi che attrae operatori ed investitori. Questo ci ricorda l’importanza di un’azione significativa volta alla realizzazione di un adeguato posizionamento della nostra regione in un quadro nazionale ed internazionale. Con una mozione in merito, propongo che la Regione svolga finalmente e realmente un ruolo di regia per una piattaforma Logistica del Centro Italia, un progetto maturo in grado di essere avviato rapidamente e di fondamentale rilevanza strategica nel disegno della rete infrastrutturale nazionale ed europea. La dotazione infrastrutturale e dei servizi in materia di trasporti e logistica influisce sulla competitività dei territori, sulla sua economia e sulla crescita del Prodotto Interno Lordo, pertanto il tema delle infrastrutture è un argomento centrale e può costituire una risposta alla crisi nel breve e nel lungo periodo”.


Raffaele Bucciarelli

Mozione in merito alla dotazione infrastrutturale e dei servizi in materia di trasporti e logistica della regione Marche

L'Assemblea legislativa delle Marche

 Premesso

che la dotazione infrastrutturale e dei servizi in materia di trasporti e logistica influisce sulla competitività dei territori, sulle strutture dell'economia e sulla crescita del Prodotto Interno Lordo, e che pertanto il tema delle infrastrutture resta un argomento di grande interesse, che permane al centro dell'attenzione sia quando l'enfasi è riposta sull'evoluzione di breve periodo dell'economia, sia nell'ottica di lungo periodo;

visto

che l'Italia “intermodale” è in larghissima parte concentrata nel nord, da e per il quale le merci vengono trasportate lungo le principali direttrici internazionali;

che

ciò è dovuto all'effettiva possibilità di sinergie tra le infrastrutture che hanno sviluppato una rete di servizi in grado di operare efficientemente e con i costi competitivi, e che i flussi che i tali aree vengono gestiti attraggono a loro volta un numero crescente di operatori ed investitori internazionali alimentando sempre più questo circolo vizioso;

ritenuto

che la natura di network di infrastrutture diverse chiama in causa la questione del “”coordinamento”, poiché la realizzazione di piattaforme logistiche deve accompagnarsi ad un'azione significativa volta al conseguimento di un adeguato posizionamento delle stesse in relazione alla rete nazionale ed internazionale;
tenuto conto

che l'Accordo di Partenariato (strumento previsto dalla proposta di Regolamento della Commissione Europea per stabilire la strategia-risultati attesi, priorità, metodi di intervento-di impiego dei fondi comunitari) per il periodo 2014-2020, prevede all'interno dell'Obiettivo Tematico7 – Mobilità sostenibile di persone e merci una serie di azioni atte a “promuovere sistemi di trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete”;

considerato

che la matrice del sistema trasportistico regionale a livello europeo prevede:
·         l'inserimento di Ancona nel Corridoio Helsinki – La Valletta, attraverso la diramazione ferroviaria Bologna-Ancona;
·         Porto di Ancona ed Interporto delle Marche nel “core” network comunitario;
·         Aeroporto di Falconara nel “comprehensive” network della rete transeuropea di trasporti TEN-T;
·         Ancona, porto delle autostrade del mare;
·          
verificato

che le principali situazioni infrastrutturali della Regione Marche riguardano:
·         progettazione esecutiva e realizzazione del cd “by pass ferroviario di Falconara Marittima”, di cui sono in corso le procedure di gara per l'affidamento dei lavori;
·         completamento della stazione ferroviario “Jesi-Interporto”, i cui lavori sono in corso di realizzazione;
·         collegamento del Porto di Ancona con la grande viabilità stradale, per la cui realizzazione si è in attesa della firma da parte del general contractor Impreglio spa;
·         completamento delle arterie stradali ricomprese nella “Quadrilatero Marche-Umbria”;
·         realizzazione delle piattaforme logistiche umbre di Narni-Terni (Terminal ferroviario, piazzali e fabbricati), Foligno (terminal ferroviario, piazzali e fabbricati), Città di Castello (piazzale fabbricati). Queste ultime due opere sono state avviate mese di luglio 2013;
·          
evidenziato

che il nostro territorio ha l'opportunità di candidare al co-finanziamento offerto dai bandi TEN-T della Unione Europea, nel periodo di programmazione finanziaria 2014-2020, quei progetti considerati “maturi”, in grado, cioè, di essere avviati rapidamente e che rivestono una rilevanza strategica nel disegno della rete infrastrutturale nazionale ed europea;
considerato che
la Regione Marche è attualmente socio di maggioranza di Aerdorica spa e, attraverso SVIM Sviluppo Marche spa, socio di maggioranza di Interporto Marche sapa, nonchè componente del Comitato Portuale dell'Autorità Portuale di Ancona,

IMPEGNA

la Giunta regionale a chiarire entro la fine di novembre 2013 la propria posizione e definire una precisa strategia in merito alla proposta di istituire una “cabina di regia” del sistema delle infrastrutture logistiche delle Marche (porto, aeroporto, interporto) e dell'Umbria, attraverso la “Piattaforma Logistica del Centro Italia”, anche in virtù del Protocollo d'Intesa sottoscritto dalle Giunte regionali di Marche e Umbria nell'ottobre 2012, Ricordando che tutto ciò in funzione della nuova programmazione economico-finanziaria comunitaria 2014-2020, rappresenta un potenziale volàno di sviluppo socio-economico del territorio.



                                                                                              Raffaele Bucciarelli

mercoledì 4 settembre 2013

IL GOVERNO REGIONALE TUTELI LA DIGNITA’ DELLE MARCHE

Il consigliere Raffaele Bucciarelli (PdCI-Prc) chiede spiegazioni e delucidazioni in merito all’impianto di produzione di energia elettrica da biogas localizzato nel Comune di Agugliano.

Nell’interrogazione presentata in data odierna, Bucciarelli chiede di conoscere a quale ente facciano capo le attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle prescrizioni emanate dalla Regione e se questa non osservanza delle norme non comporti responsabilità amministrative o penali da parte della ditta proprietaria dell’impianto. Il consigliere chiede inoltre come la Regione intenda tutelare la propria dignità di istituzione che vede disattese le proprie disposizioni e se non sia opportuna una verifica di tutti i procedimenti autorizzativi analoghi a questo.

Interrogazione a risposta orale urgente in merito all'omesso deposito della prevista fideiussione bancaria da parte della società Campomaggio 86 srl, esercnte un impianto di produzione di energia elettrica da biogas nel territorio del Comune di Agugliano (AN)

Il sottoscritto Consigliere regionale

premesso che

con Decreto n. 11/EFR del 28/02/2012 del Dirigente della P.F. Rete Elettrica regionale, autorizzazioni energetiche, gas ed idrocarburi, la ditta Campomaggio 86 srl con sede in Corridonia (MC) veniva autorizzata a potenziare ed esercire un impianto di produzione di energia elettrica da biogas prodotto dalla degradazione anaerobica delle biomasse sito in località Frasca del Comune di Agugliano (AN), prescrivendo, tra l'altro, di fare obbligo alla Campomaggio 86 srl di attivare, prima dell'avvio dei lavori, una fideiussione bancaria a favore del Comune di Agugliano per un importo di Euro 82.500,00 ai sensi di quanto disposto dalle Linee Guida nazionali in materia di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (DM 10 settembre 2010). Nello stesso Decreto si stabiliva inoltre che i lavori avessero inizio entro un anno dalla data di notifica dello stesso;

verificato che

detta fideiussione (registrata con il n. 38912) risulta rilasciata da Banca delle Marche SpA solo in data 26 luglio 2013 e, quindi, ben oltre l'anno prescritto nel succitato Decreto dirigenziale come termine ultimo per l'avvio dei lavori e, a quanto risulta, a centrale completamente realizzata e da tempo in esercizio

interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere

1- a quali enti o soggetti facciano capo le responsabilità di vigilanza e controllo sul rispetto delle prescrizioni contenute nel succitato Decreto dirigenziale e, nel caso in cui (come si evincerebbe dalla lettura del comma J del punto 1 dell’art. 13 del succitato DM 10 settembre 2010), queste siano in capo alla Regione medesima, a quale struttura della Giunta regionale esse siano assegnate;
2- se l'eventuale inosservanza delle prescrizioni succitate non comporti profili di responsabilità da parte della Campomaggio 86 srl, se profili similari non si configurino a carico degli enti o soggetti competenti alla vigilanza e al controllo e, se del caso, come intenda la Regione attivarsi per tutelare la propria dignità istituzionale ed agire al fine di garantire, sia da parte dei soggetti obbligati che di quelli preposti alla vigilanza e al controllo, il pieno rispetto delle prescrizioni da essa stessa previste in ottemperanza, tra l’altro, di vigenti normative nazionali di settore;
3- se non si ritenga opportuna una verifica su tutti gli altri procedimenti autorizzativi in materia di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili al fine di verificare che a quanto prescritto dalla Regione nei singoli decreti sia stato pienamente dato seguito dalle imprese autorizzate, che nel merito vi sia stata una adeguata attività di vigilanza e che non si siano verificate altrove situazioni analoghe a quella in oggetto.

                                                              

                                                                  Raffaele Bucciarelli