lunedì 30 gennaio 2012

Il Consigliere Bucciarelli con gli acgicoltori

Raccogliendo le preoccupazioni provenienti dal mondo agricolo ho depositato oggi una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso gli organismi competenti (in particolare il Parlamento e l'Anci) affinchè, nell'applicazione della nuova imposta IMU, si tenga conto della specificità delle imprese agricole, della loro rilevanza nel tessuto economico regionale e del ruolo che esse svolgono nella salvaguardia della sicurezza alimentare, della difesa, qualità e tipicità delle produzioni e nel controllo e nella tutela del territorio. La richiesta di applicare l'IMU alle aliquote più basse alle imprese agricole, evitando tra l'altro elementi di incertezza e disparità a seconda dei territori comunali è indispensabile al fine di evitare un altro pesantissimo colpo ad attività già messe spesso in gravi difficoltà dalle condizioni del mercato e dalla crisi economica, alle quali invece, anche per le funzioni da esse svolte e sopra ricordate, le istituzioni dovrebbero dare tutti gli strumenti necessari alla sopravvivenza e al rilancio. Si allega il testo della mozione.

Raffaele Bucciarelli
Presidente del Gruppo consiliare regionale
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)

martedì 24 gennaio 2012

Proposta di Legge regionale A iniziativa dei Consiglieri: Bucciarelli, Giorgi “Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale 23 febbraio 2005, n. 6 (Legge Forestale Regionale)”

Signori consiglieri,
la presente proposta intende integrare la legge regionale forestale n. 6 del 2005 con disposizioni che regolino la riconversione di cedui castanili in castagneti da frutto e viceversa al fine di potenziare un settore agricolo tradizionale nelle Marche con vantaggiose conseguenze di carattere economico, paesaggistico e ambientale.
I castagni, i cui frutti rivestono un ruolo apprezzabile nel panorama gastronomico regionale e nazionale, possono considerarsi una delle più importanti specie agroforestali da frutto italiano: Le varietà autoctone che sono le più diffuse della nostra regione sono le castagne delle macchie di Colli di San Ginesio al confine del territorio del Comune di Sarnano e delle Fornacette del Comune di Sant'Angelo in Pontano mentre per i marroni di ricorda la pregevole varietà locale del Marrone di Pian di Pieca del Comune di San Ginesio e di altre località prossime all'ascolano.
Le varietà introdotte di recente che hanno dato pregevoli risultati sono il Marrone di Castel di Rio, il Marrone di Zocca e la Buoche de Bètizac.
In primo luogo con la presente proposta si intende fornire una specifica definizione del castagneto da frutto in attualità di colture come un impianto specializzato per la produzione di frutti e costituito da piante prevalentemente coetanee, la cui altezza non superiore a 6 metri, con sesto regole anche naturaliforme per gli impianti esistenti e non superiore ai metri 5 x5 per i nuovi. La proposta precisa in particolare come tale impianto vada sottoposto a cure culturali con cadenza almeno annuale e come esso debba essere idoneo alla raccolta dei frutti con mezzi meccanici.
La proposta prevede inoltre che la conversione dei cedui castanali in castagneti da frutto, e viceversa, venga realizzata sulla base di un progetto di miglioramento del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca della Regione. Tale progetto deve comprendere gli aspetti fitopatologici, la pianificazione territoriale vigente nell'area, il periodo transitorio di gestione e deve prevedere la conversione graduale per superfici di limite dimensioni con l'utilizzo di tecniche a basso impatto paesistico.
Nella proposta è previsto infine che le Comunità montane, o qualora i castagneti non siamo compresi nel territorio della Comunità montana, la Provincia, effettuino un censimento di alberi.
Nel contesto generale del territorio montano, in cui si collocano i boschi di castagno, tale proposta rappresenta un valido presupposto per il recupero e la valorizzazione delle superfici boscate, al fine di evitare in tal modo la trascuratezza e l'abbandono dei cedui di castagno più o meno invecchiati.
La proposta si compone di tre articoli:
il primo apporta una modifica all'articolo 2 della l.r. 6/2005,
il secondo inserisce l'articolo 12 bis alla l.r. 6/2005;
il terzo articolo riguarda le disposizioni transitorie.
Art. 1
(Modificazione all'articolo 2 della l.r. 6/2005)


1. La lettera h) del comma 1 della legge regionale 23 febbraio 2005, n. 6 (Legge forestale regionale) è sostituita dalla seguente:
“h) castagneto da frutto in attualità di coltura: un impianto specializzato per la produzione di frutti costituito da piante prevalentemente coetanee, di altezza non superiore a 6 metri, con sesto regolare anche naturaliforme e, per i nuovi impianti, con sesto non superiore a metri 5 x 5. Tale impianto va sottoposto alle  ordinarie cure colturali con cadenza almeno annuale e deve essere idoneo alla raccolta dei frutti con mezzi meccanici”.



Art. 2
(Inserimento dell'art.12 bis alla l.r. 6/2005)

1. Dopo l'articolo 12 della l.r. n. 6/2005, è inserito il seguente:
“Art. 12 bis (Conversione dei castagneti)
1. La conversione dei cedui castanali in castagneti da frutto, e viceversa, è realizzata sulla base di un progetto di miglioramento e ricostituzione boschiva approvato dalle competenti strutture decentrate del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca della Regione, che considera gli aspetti fitopatologici, la pianificazione territoriale vigente nell'area, il periodo transitorio di gestione e prevede la conversione graduale per superfici di limitate dimensioni e con tecniche a basso impatto paesistico.
2. E' sempre possibile la conversione del ceduo matricinato in fustaia”



Art. 3
(Disposizioni transitorie)

1. La Comunità montana provvede ad effettuare il censimento dei castagneti indicati all'art. 1 entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge e ne fornisce comunicazione alla Regione e al Capo Forestale dello Stato. Il censimento è aggiornato a cadenza biennale.
2. Per i castagneti non compresi nel territorio della Comunità montana il censimento indicato al comma 1 viene effettuato dalla Regione.

lunedì 23 gennaio 2012

Mozione in merito al Servizio di diagnostica Radiologica Ospedale di Jesi

L'Assemblea Legislativa delle Marche

premesso che

nella nostra regione le liste di attesa per effettuare qualsiasi tipo di esame sono molto lunghe fatto questo che comporta gravi disagi alla popolazione oltre a determinare una grave carenza sotto il profilo della medicina di prevenzione, in particolare per quanto riguarda gli esami radiologici di qualsiasi tipo;

considerato che

l'Ospedale Carlo Urbani di Jesi ha una situazione di organico del servizio radiologico di appena il 50% del reale fabbisogno (13 tecnici sui 23 necessari);

considerato inoltre che

nello stesso ospedale è presente una nuovissima struttura per la Risonanza Magnetica che, causa le carenze di personale di cui sopra, viene utilizzata un solo giorno la settimana, fatto che comporta liste di attesa di diversi mesi con grave nocumento per l'utenza e con un effettivo spreco di risorse;

verificato che

i tecnici di radiologia attualmente in servizio sostengono turni pesanti e, nonostante questo, si sono resi disponibili, dimostrando senso di responsabilità nei confronti dell'utenza, ad effettuare turni aggiuntivi di lavoro oltre la reperibilità;

ritenuto

che tale situazione non possa protrarsi ancora a lungo e che non sia possibile sopportare ancora la sottoutilizzazione di un macchinario per una diagnostica così importante;

impegna

la Giunta Regionale ad intervenire nei confronti della Direzione dell'ASUR affinché sia rapidamente risolta la grave carenza di personale nel Servizio di Radiologia dell'Ospedale di Jesi.

Il Consigliere Regionale
Raffaele Bucciarelli

giovedì 19 gennaio 2012

COMUNICATO STAMPA DEL 19.01.2012

La firma dell'accordo di Fincantieri di Ancona è un premio al coraggio ed alla tenacia dei lavoratori anconetani, dei loro sindacati e della FIOM in particolare.
            Con la loro lotta, lunga, ferma e civile i lavoratori non hanno difeso solo il loro lavoro, ma anche la dignità del lavoro e in generale la città di Ancona.
            Fa bene Spacca ad essere contento,ma credo che,se veramente crede a quello che dice e non cura solo la sua immagine, dovrebbe ora rimuovere l'Assessore al Lavoro che, anziché rispettare la volontà più volte espressa dal Consiglio Regionale a difendere tutti i posti di lavoro al Cantiere Navale di Ancona, esortava i lavoratori a trattare sul licenziamento di circa 200 colleghi, anziché la fuoriuscita volontaria di soli 60, come hanno ottenuto le maestranze.
            Delle due una: o Spacca è d'accordo con i risultati raggiunti e rimuove l'Assessore o dimostra do voler mettere il cappello sul grande risultato ottenuto dei lavoratori del Cantiere Navale.

Ancona, 19.01.2012

                                                                                  Raffaele Bucciarelli

Mozione: sfiducia Assessore Luchetti

L'Assemblea legislativa delle Marche

ricordato che

con la mozione n. 200 approvata nella seduta del 04 ottobre 2011 l'Assemblea Legislativa delle Marche impegnava la Giunta ad operare per la “salvaguardia della piena occupazione degli attuali addetti all'interno del cantiere navale di Ancona”;

considerato che

lo scontro con la proprietà dello stabilimento ha visto momenti di grande tensione culminati, dopo la firma separata di un accordo che prevedeva centinaia di esuberi, con il disconoscimento di tale accordo anche da parte dei rappresentanti dei Sindacati firmatari e la continuazione della lotta da parte di tutti gli operai della Fincantieri e in particolare dell'arsenale anconitano;

considerato inoltre che

nel pieno dello scontro che vedeva contrapposti gli interessi dei lavoratori, dello stabilimento anconitano a quelli delle incomprensibili posizioni dell'Amministratore Delegato Bono, l'assessore al lavoro della Regione Marche, disattendendo completamente l'impegno a lui affidato da parte dell'Assemblea Legislativa delle Marche, ha esplicitamente indicato nella lotta dei lavoratori la responsabile del mancato accordo e della non ripresa dell'attività produttiva;

visto che

il positivo risultato al quale sono giunti i lavoratori dopo dure lotte spesso condotte senza il necessario supporto delle Istituzioni locali, ha portato nei fatti alla quasi totale occupazione precedente la grave crisi;

reputato che

sia necessario dare un forte segnale di riconoscimento di errori commessi e ripristinare la credibilità della Regione agli occhi dei tanti lavoratori che si trovano a lottare per difendere il loro fututo:

invita

il Presidente della Giunta regionale a revocare la nomina all'Assessore al lavoro.


Ancona, 19 gennaio 2012



Il Consigliere regionale
  Raffaele Bucciarelli 

mercoledì 18 gennaio 2012

Mozione sulla Situazione dipendenti Provincia di Ancona

L'Assemblea Legislativa delle Marche

visto

il decreto legge 06 dicembre 2011 n. 201 recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici e la legge 22 dicembre 2011 n. 214, di conversione;

considerato

quanto previsto dall'articolo 23 commi dal 14 al 21 del decreto sopra richiamato, così come modificati dalla Legge 214/2011;

considerato inoltre che

la provincia di Ancona è tra quelle per le quali i dispositivi prevedono il commissariamento prefettizio, sempre che il ricorso avverso il decreto presentato dall'UPI alla suprema Corte venga respinto, a partire dal mese di maggio p.v.;

ritenuto

necessario avviare al più presto e senza indugio un serrato confronto con l'attuale Amministrazione di tale Ente Provinciale al fine di definire le linee generali per la necessaria iniziativa legislativa regionale in merito al trasferimento di parte delle deleghe attualmente conferite all'Ente Provincia e per impostare il confronto che dovrà aprirsi in sede di Conferenza Stato Regioni;

stante

la difficoltà di definire il futuro lavorativo ai dipendenti di detto Ente, oltre 500 impiegati, e la necessità di dare una rapida risposta agli interrogativi pressanti di quanti operano per la provincia:




impegna

la Giunta Regionale a promuovere l'istituzione di un tavolo di confronto e trattativa con la Giunta della Provincia di Ancona e con le rappresentanze Sindacali e Aziendali, atto a definire le linee generali e principali per la redistribuzione delle deleghe amministrative e conseguentemente per la ricollocazione del personale dipendente.



I Consiglieri Regionali

venerdì 13 gennaio 2012

Interrogazione a risposta orale urgente in materia di rimborsi chilometrici ai componenti della Giunta regionale e loro riduzioni

Il sottoscritto Consigliere regionale

ricordato che

la Giunta regionale ha disciplinato con la DGR n. 1028/2010 l'utilizzo del parco macchine di proprietà dell'Ente, disponendo il divieto di assegnazione di auto di rappresentanza in uso esclusivo dei componenti della Giunta e stabilendo che questi non possono utilizzare detti mezzi per la percorrenza tra il luogo di residenza o domicilio e la sede della Regione;

ricordato inoltre che

le succitate disposizioni hanno prodotto per i componenti della Giunta regionale l'acquisizione del diritto al rimborso delle spese chilometriche di cui all'art. 6 della L.R. 23/1995 e s.m.i. e che, nel corso dell'anno 2011, sono stati disposti rimborsi chilometrici per i componenti della Giunta regionale per circa 97.000 Euro complessivi;

verificato che

successivamente all'approvazione delle DGR 1028/2011 sono stati definiti criteri di riduzione dei rimborsi chilometrici spettanti ai componenti della Giunta regionale qualora essi utilizzassero i mezzi dell'Ente per gli spostamenti da e per le rispettive abitazioni, sulla base dei quali l'ammontare dei rimborsi è stato ridotto complessivamente di 5741 Euro, trattenendo ad alcuni Assessori le cifre corrispondenti alle giornate di utilizzo delle auto di servizio per gli spostamenti sopra citati




interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere

se le disposizioni della DGR 1028/2010 in materia di utilizzo delle vetture di proprietà della Regione da parte dei componenti della Giunta siano state pienamente rispettate e se le riduzioni dei rimborsi chilometrici in relazione all'utilizzo effettivo delle auto di servizio siano state correttamente applicate a tutti i componenti della Giunta regionale.

 Ancona, 13 gennaio 2012
  
     Raffaele Bucciarelli

Interrogazione a risposta orale urgente in merito ai comportamenti del Presidente della Commissione regionale sull'Osservatorio faunistico regionale

Il sottoscritto Consigliere regionale

letto sulla stampa locale che

il Presidente della Commissione regionale sull'Osservatorio Faunistico regionale sarebbe stato sorpreso dalla Vigilanza Venatoria mentre, nell'esercizio della caccia, utilizzava richiami tecnologici severamente vietati dalla legge;

considerato che

siffatti comportamenti stridono fortemente con il ruolo assegnatogli e con i compiti affidatigli dalla Giunta regionale

interroga il presidente della Giunta regionale per conoscere

se, alla luce dei fatti accaduti, intenda confermare nell'incarico l'attuale Presidente della Commissione della Regione sull'Osservatorio Faunistico regionale o procedere alla revoca del suo mandato.


Ancona, 13 gennaio 2012
  
     Raffaele Bucciarelli

giovedì 12 gennaio 2012

Interogazione a risposta orale urgente relativa all' Approvazione linee programmatiche per proseguimento sviluppo e consolidamento del sistema di servizi socio-educativi per la prima infanzia

Il sottoscritto Consigliere regionale,
considerando
quanto contenuto nella D.G.R. n. 1700 del 19.12.2011 avente per oggetto “Approvazione linee programmatiche per proseguimento sviluppo e consolidamento del sistema di servizi socio-educativi per la prima infanzia art. 2 lett a), Intesa tra Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri delegato alle politiche per la famiglia e Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano,Province, Comuni e Comunità montane, in merito al riparto della quota del Fondo per le Politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie” ;
e nella lettera scritta dalle Segreterie Regionali delle Organizzazioni Sindacali C.G.I.L.-C.I.S.L.-U.I.L.
interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere
·        se è intenzione della Giunta regionale di accogliere la richiesta del Direttivo dell'A.N.C.I. di istituire un Tavolo di confronto per “costruire nel dettaglio il Servizio”;
·        se in caso affermativo se accoglie la richiesta delle OO.SS. di farne parte;
·        come intende superare le ovvie considerazioni sindacali relative alla professionalità dell'educatore/trice domiciliare, considerando il bisogno di occupazione dei tanti laureati del settore in cerca di lavoro;
·        se, infine, non  considera più efficace delegare la gestione delle risorse previste ai Comuni che conoscono certamente  meglio la domanda del servizio in questione.
       
Ancona, 12 gennaio 2012 
Raffaele Bucciarelli

mercoledì 11 gennaio 2012

Mozione in merito alla situazione Fincantieri

L'Assemblea legislativa delle Marche


ricordato che

con la mozione n. 200 approvata nella seduta del 04 ottobre 2011 si impegna la Giunta Regionale ad operare per la “salvaguardia della piena occupazione degli attuali addetti all'interno del cantiere navale di Ancona”;

considerato che

la situazione dell'arsenale anconetano desta sempre maggiori preoccupazioni stante il perdurare della inattività del sito produttivo;

considerato inoltre che

la vertenza nazionale ha visto la pericolosa divisione dei sindacati su una proposta inaccettabile di un piano industriale che prevede centinaia di licenziamenti;

vista

la risposta unitaria dei lavoratori del cantiere di Ancona avversa all'accordo separato firmato da alcune sigle sindacali con il respingimento dell'ipotesi di 205 esuberi e con la richiesta di un incontro con la proprietà per definire un nuovo piano industriale che preveda il rilancio di tutta l'attività produttiva della cantieristica con il mantenimento di tutta la forza lavoro;

reputato che

sia necessario intraprendere tutte le iniziative possibili a garantire la ripresa delle attività del cantiere;

reputato altresì che

le Istituzioni hanno il dovere di sostenere le iniziative tendenti alla salvaguardia produttiva e alla tutela dei livelli occupazionali, tenendo in piena considerazione l'unità dei lavoratori

impegna la Giunta regionale

ad attivarsi, senza indugio, senza tentennamenti e ambiguità nei confronti della proprietà dello stabilimento anconetano, con il Governo nazionale e con le istituzioni comunitarie al fine di far riprendere la trattativa sulla base del principio del mantenimento della attuale occupazione e della ripresa produttiva.   


Ancona, 11 gennaio 2012
Il Consigliere regionale
Raffaele Bucciarelli