L’Assemblea
legislativa ha approvato la mozione n. 374 dei consiglieri Comi, D'Anna, Busilacchi, Badiali, Giorgi, Camela,
Natali, Giancarli, Binci, Bucciarelli, nel testo
che segue:
L’ASSEMBLEA
LEGISLATIVA DELLE MARCHE
RICORDATO
che
la
Regione Marche ha avviato dal 2008 il progetto per la realizzazione di una
struttura complessa di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita
(CCPC) all'interno del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari esistente presso
l'A.O.U.OO.RR. di Ancona, prevedendo un obiettivo di progressiva
implementazione dell'attività chirurgica tale da raggiungere e superare i 400
interventi all'anno;
per la
realizzazione del progetto succitato sono state destinate risorse umane e
strumentali significative, ma l'attività chirurgica non ha registrato nel corso
degli anni l'implementazione attesa;
VERIFICATO
che
tale
mancanza di risultati possa essere imputabile ad una serie di dati demografici
e statistici che possono essere sintetizzati come segue:
la natalità nelle Marche si attesta su
una percentuale del 9 per mille per cui su una
popolazione di circa 1.565.000 abitanti (dato 2010) nascono meno di
15.000 bambini/anno dei quali circa 110-120 sono portatori di cardiopatie
congenite. Di questi circa il 25% (25–30 neonati) nascono con cardiopatie
severe ed incompatibili con la vita, che necessitano di una correzione
d'urgenza entro i primi giorni di vita. Diversamente una quota pari a circa il
30% presenta una cardiopatia lieve che si corregge spontaneamente entro i primi
anni di vita. La restante parte, con cardiopatie congenite moderate, può essere
trattata non chirurgicamente.
tali dati suggeriscono una
considerazione e cioè che, se l'attività della cardiochirurgia
pediatrica
si limitasse alla sola popolazione delle Marche, la scarsa rilevanza
quantitativa di queste cardiopatie congenite sconsiglierebbe l'utilizzo di
cospicue risorse per un'attività la cui efficienza/efficacia sarebbe
sfavorevole in termini di costi e risultati e che, per raggiungere, gli
obiettivi del progetto regionale sarebbe necessario operare su un bacino di
utenza ben più ampio (5-6 milioni di abitanti) che potrebbero garantire il
raggiungimento ed il superamento della soglia di interventi programmata;
a tale scopo non sarebbe sufficiente,
seppure vada comunque considerata utile ed addirittura indispensabile una
interlocuzione più stretta con altre Regioni affinchè possano indirizzare i
pazienti pediatrici affetti da cardiopatie provenienti dai loro territori alla
CCPC di Ancona, neppure il potenziale bacino di utenza offerto dalle regioni
limitrofe dove non esiste una struttura di CCPC. Queste regioni (Abruzzo,
Molise ed Umbria) infatti - oltre ad avere complessivamente una popolazione di
poco superiore ai 2.500.000 abitanti, registrano una natalità simile a quella
regionale con un numero di nascite di circa 23.000 bambini/anno ed un numero di
180–190 cardiopatici congeniti all'anno, con differenziazioni nelle patologie
percentualmente sovrapponibili a quelle sopra indicate per le Marche;
CONSIDERATO
che
le
difficoltà nell'acquisizione su base regionale ed interregionale di un numero
di pazienti pediatrici con cardiopatie con indicazione cardiochirurgica
sufficiente a garantire il raggiungimento degli obiettivi del progetto della CCPC
rischiano di vanificare un intervento che ha prodotto sino ad ora significativi
risultati di eccellenza, certificati anche da una incidenza di mortalità tra le
più basse a livello europeo;
RITENUTO
che
la CCPC
di Torrette, anche in virtù della sua collocazione geografica che ne fa
un ponte
ideale verso le regioni ed i Paesi dell’altra sponda dell’Adriatico, possa
essere
valorizzata
in un quadro di cooperazione istituzionale sovranazionale che la proponga
all’attenzione
dei Paesi della Macroregione Adriatico–Ionica al fine di sviluppare presso la
struttura
regionale un polo internazionale di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica
che, in una ottica di partenariato tra Paesi prossimi e confinanti, consenta la
realizzazione di una serie di interventi (dall’attività operatoria in sede per
le cardiopatie più complesse alla partecipazione dell’equipe cardiochirurgia
della CCPC ad interventi presso le strutture ospedaliere dei Paesi di
provenienza dei pazienti, dalla formazione del personale medico ed infermieristico
proveniente dai Paesi coinvolti alla costruzione di un sistema di raccolta ed
elaborazione dei dati sulla casistica nonché di valutazione delle indicazioni
terapeutiche, delle tecniche diagnostiche ed operatorie e dei risultati al fine
di una crescita professionale e scientifica progressiva e sempre più omogenea
tra le varie strutture);
VISTA
la
propria Risoluzione n. 25/2011 in cui, approvando la Relazione della VI
Commissione
sullo
“Stato di attuazione delle politiche europee (relazioni n. 5/11, 6/11 e 7/11)”,
si impegnava la Giunta regionale “ad attivare tutti gli opportuni canali
istituzionali finalizzati alla conclusione di accordi di partenariato nel
settore delle prestazioni sanitarie, nel rispetto di quanto previsto dalla
direttiva 2011/24 UE, al fine di valorizzare l'offerta di prestazioni sanitarie
di eccellenza della Regione Marche nell'ottica di scambi transfrontalieri di
assistenza sanitaria e di una gestione efficiente dell'assistenza sanitaria
complessiva nei territori della Macroregione Adriatico–Ionica” nonché i
progetti di cooperazione internazionale in ambito sanitario nel settore
ematologico già posti in essere dalla Regione Marche (Ospedale di Gaza, Libano
e Marocco);
REPUTATO
che
per tale
finalità vadano apportate al modello organizzativo della CCPC di Torrette le
correzioni utili ad ottimizzare le sue potenzialità di attrarre pazienti dai
territori
extraregionali
e da renderlo maggiormente idoneo all’attività su scala sovranazionale, a
partire dalla effettiva parificazione tra la componente cardiologica e quella
cardiochirurgia, restituendo alla prima l’autonomia organizzativa e gestionale,
le funzioni di reclutamento del paziente nonché le relative indicazioni
diagnostiche e terapeutiche e che, quindi, vada dato seguito a quanto
deliberato dalla Giunta regionale nella DGR n. 78 del 18 gennaio 2010;
IMPEGNA
LA GIUNTA REGIONALE
ad
attivare tutte le iniziative utili alla realizzazione presso la CCPC
dell’A.O.U.OO.RR di Ancona di un polo di cardiologia e cardiochirurgia
pediatrica a livello interregionale e sovranazionale procedendo
all’individuazione dei soggetti istituzionali coinvolgibili, alla
predisposizione degli atti propedeutici necessari nonché a tutte le altre
azioni idonee allo scopo;
a
relazionare entro sei mesi alla competente Commissione assembleare in merito
allo stato di realizzazione del progetto.
IL
PRESIDENTE
Vittoriano
Solazzi
I
CONSIGLIERI SEGRETARI
Moreno
Pieroni
Franca
Romagnoli