giovedì 17 novembre 2011

Il corteo degli studenti di Ancona

Questa mattina dalle finestre del palazzo della regione c'era un panorama diverso: musica, striscioni e bandiere. Gli studenti che hanno infatti aderito alla mobilitazione in programma in diverse città italiane, si sono radunati proprio davanti Piazza Cavour per poi proseguire con il loro corteo. Diritto allo studio e piazza. Cambia governo e la pizza torna a scaldarsi. Qui tra i ragazzi in corteo la Bocconi è lontana. E' lontano Monti da questi ragazzi che non si accontentano di un cambio di vertice. Dal suo megafono Veronica parla di futuro, istruzione, riforme e prospettive ma soprattutto di proposte. Ogni tanto il camioncino che spara la musica e li precede si ferma e alcuni  prendono parola ed esprimono le loro idee, propongono soluzioni, alternative. Sono il futuro e chiedono di essere ascoltati. "Ascoltateci" gridano. Vengono un pò da ovunque non solo Ancona, anche dalla provincia e da altre zone vicine, ci sono studenti di tutte le età, alcuni sono giovanissimi, quattordici anni appena. Oggi gli dedichiamo questo spazio perchè lo meritano, perchè se lo sono conquistato con quella leggerezza e con quel sorriso che distingue la loro età, ma anche perchè coraggiosi e capaci di scendere in piazza, sfilare nelle strade, bloccare il traffico nonostante tutto. Nonostante l'antipolitica, la casta, lo spread. A loro non importa, gridano "Non gioiamo per la fine del governo Berlusconi, perchè contro i disastri del ministro Gelmini ci scontriamo tutti i giorni e non abbiamo fiducia in questo nuovo governo se nasce su altri tagli", "Basta con i tagli indiscriminati e trasversali, che hanno distrutto le scuole e le università". "Noi la crisi non la paghiamo!" 
Sapere e cultura contro debito e crisi è questo quello che chiedono. "Dalla crisi non si esce nè con Monti nè con Tremonti". Questo in sintesi quello che il corteo grida con forza anche sotto le finestre degli uffici della regione. 
''Il Governo casca, ma per la scuola questo non basta''. E' lo slogan scritto sullo striscione portato in corteo dagli studenti della Rete Don Chisciotte e dal Sindacato universitario Gulliver- Sinistra studentesca, per rivendicare il diritto allo studio. La manifestazione si svolge senza incidenti, presidiata dalle forze di polizia. Disagi per il traffico, qualcuno arriva in ritardo a qualche riunione in regione, ma poco importa il futuro non aspetta e non chiede permesso. L'iniziativa cade nella Giornata internazionale del diritto allo studio al grido di ''Profumo ridacci il nostro futuro'', rivolto al neo ministro dell'Istruzione. Gli studenti vogliono aiuti concreti dalle istituzioni per poter studiare, dalla diminuzione delle spese per la didattica e i libri di testo, al miglioramento delle strutture edilizie (per metterle a norma servono 20 miliardi di euro), con palestre, laboratori e tecnologie, essenziali all'adeguato svolgimento delle lezioni. La diminuzione dei costi dei trasporti urbani ed extraurbani, in base ai redditi, e analoghe facilitazioni attraverso la carta 'Io Studio' per abbattere del 50% i costi d'accesso a musei e altre offerte culturali. Richieste concrete anche da parte delle organizzazioni studentesche Officina universitaria di Macerata e Agorà di Urbino. Sono il nostro futuro, ascoltiamoli.







Ambra Ruggeri
collaboratrice del Presidente Raffaele Bucciarelli
Gruppo consiliare regionale
Federazione della Sinistra (PdCI-PRC)

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